Mondiali Qatar 2022, i giochi contano e la Svizzera non c’è: il Portogallo ci demolisce e gli ⅛ sono ancora il capolinea

scritto da Claudio Paronitti

Sotto le volte del Lusail Stadium, l’impianto che il prossimo 18 dicembre ospiterà l’atto conclusivo dei Campionati del Mondo, la Svizzera – che ha dovuto rinunciare all’ultimo all’ammalato Silvan Widmer – ha dato l’addio al Qatar, venendo superata dal Portogallo con il pesantissimo risultato di 6-1. Decisivi ai fini del passaggio del turno il capolavoro balistico di Gonçalo Ramos (che poi cala il tris personale), la rabbiosa incornata di Pepe, il mancino sotto l’asta di Raphaël Guerreiro e il favoloso destro a giro di Rafael Leão. Gli ottavi di finale di un grande torneo sono nuovamente il capolinea rossocrociato

Scesa in campo senza la sua stella più appariscente Cristiano Ronaldo, punito con la panchina per i suoi «capricci» da «primadonna» dopo la sostituzione con la Corea del Sud, la selezione lusitana inizia la sfida prendendosela immediatamente con Breel Embolo. Dopo tre giri d’orologio, il centravanti della Nati viene bloccato sulla fascia destra offensiva da una pericolosa gomitata al collo di Rúben Dias. Né il primo assistente, che osserva esclusivamente il pallone e null’altro, né tanto meno il direttore di gara si accorgono di quello che poteva già diventare un grave accaduto. L’approccio dei protetti di Murat Yakin è molto buono, i ruoli vengono assunti con concentrazione e determinazione senza lasciare alcuno spazio ai lusitani. Oltre a ciò, una buona parte del minutaggio riservato al possesso palla ha i colori rossocrociati. Con una manovra paziente, si cerca di trovare la chiave di volta per aprire la porta blindata dalla squadra di Fernando Santos. Sornioni come spesso capita, i portoghesi utilizzano la loro immensa classe per passare in vantaggio. Al diciassettesimo, con una perfezione assoluta, Gonçalo Ramos sigla l’uno a zero con una favolosa conclusione mancina in diagonale che va a infilarsi all’incrocio dei pali proprio dove Yann Sommer non può arrivare. L’estremo difensore del Borussia Mönchengladbach può solamente osservare il pallone entrare in porta e applaudire la giocata da urlo del 21enne attaccante del Benfica. Un vero peccato per quanto proposto sino a questo punto dagli elvetici. Trascorrono cinque giri d’orologio e Otávio testa i riflessi di Sommer con un destro dal limite agevolmente captato dal #1.

Il primo tiro nello specchio della porta svizzero è firmato da Xherdan Shaqiri, la cui punizione dai trenta metri è indirizzata nell’angolino basso alla sinistra di Diogo Costa, che interviene in maniera decisiva e con la punta delle dita devia in calcio d’angolo, dal quale non scaturisce granché. Sul fronte opposto, al minuto trentadue, Fabian Schär – che verrà giustamente ammonito più tardi per una scivolata in netto ritardo su João Félix nel cerchio di centrocampo – anticipa provvidenzialmente Gonçalo Ramos sul cross morbido di João Félix, rischiando pure l’autorete. Sul corner successivo, battuto da Bruno Fernandes, Pepe non è marcato da nessuno, entra tra le maglie della difesa come il coltello nel burro e incorna con estrema violenza il raddoppio, lasciando di sasso un impotente Sommer. Nella circostanza, Edimilson Fernandes è troppo «molle» nella marcatura e l’esperto difensore centrale del Porto ha vita facile per far esultare il suo popolo per la seconda volta nella serata qatariota. L’occasione per riaprire la contesa giunge al trentottesimo. Un cross a dire il vero innocuo di Edimilson non è trattenuto a dovere da Diogo Costa, che alza la sfera verso Remo Freuler, il cui colpo di testa è assai debole e facilmente rinviato da Diogo Dalot. A tre giri di lancetta dal quarantcinquesimo, Sommer mostra tutte le sue qualità, deviando un mancino preciso di Gonçalo Ramos che sarebbe terminato nell’angolino alla sua sinistra.

Dopo appena sei minuti dal ritorno dagli spogliatoi, Ruben Vargas perde il confronto con Diogo Dalot, il quale crossa rasoterra per Gonçalo Ramos, che dal canto suo anticipa di netto Eray Cömert – che sostituisce Fabian Schär alla pausa -, calando il tris di squadra e la doppietta personale con un tocco mancino impossibile da respingere da un incolpevole Sommer. Se «il gioco, la partita e l’incontro» vengono definiti dal gol del giovane attaccante lusitano, il match si chiude definitivamente al cinquantacinquesimo, quando Edimilson Fernandes perde un contrasto con Otávio sulla fascia laterale, facendo partire un rapido contropiede, rifinito da Raphaël Guerreiro, trovatosi solo soletto davanti a Sommer, trafitto con un mancino sotto la traversa. Il classico «gol della bandiera» si registra immediatamente, perché al cinquatottesimo un calcio d’angolo di Shaqiri viene allungato da Gonçalo Ramos sul piede di Akanji, che è appostato sul secondo palo e appoggia con l’esterno destro a porta sguarnita.

Esattamente a metà ripresa, i portoghesi calano la manita. Autore della rete è ancora uno scatenato Gonçalo Ramos che, servito perfettamente da João Félix, supera Sommer con un morbido tocco di destro. Senza togliere il piede dall’acceleratore, l’attuale nona posizionata nel ranking FIFA va a un passo dal chiudere il primo set poco più tardi, ma Bruno Fernandes non arriva sul cross di Guerreiro, graziando una Nati allo sbando più totale. La pregevole rovesciata dal limite di Embolo, deviata da Dalot, all’ottantesimo è l’highlight della fase finale della Svizzera, la quale soccombe a un Portogallo che legittima il passaggio ai quarti di finale con il favoloso destro a giro di Rafael Leão nei recuperi e con una prestazione di assoluto valore, quella richiesta ma non proposta da Noah Okafor (inspiegabilmente rintanato in panchina per tre quarti di gara) e compagni.

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Mondiali Qatar 2022, ottavi di finale – Lusail Stadium, Al Daayen – 83’720 spettatori

Portogallo vs Svizzera 6-1 (2-0)

Reti – 17′ Gonçalo Ramos 1-0, 33′ Pepe 2-0, 51′ Gonçalo Ramos 3-0, 55′ Raphaël Guerreiro 4-0, 58′ Manuel Akanji 4-1, 67′ Gonçalo Ramos 5-1, 90′ +2′ Rafael Leão 6-1.

Ammoniti – 43′ Fabian Schär, 59′ Eray Cömert.

Espulsi – nessuno.

Portogallo (4-3-3) – Diogo Costa . Diogo Dalot, Pepe, Rúben Dias, Raphaël Guerreiro – William Carvalho, Bernardo Silva (81′ Rúben Neves), Otávio (73′ Vitinha) – Bruno Fernandes (87′ Rafael Leão), Gonçalo Ramos (73′ Ricardo Horta), João Félix (73′ Cristiano Ronaldo). Allenatore: Fernando Santos.

Svizzera (4-2-3-1) – Yann Sommer – Edimilson Fernandes, Manuel Akanji, Fabian Schär (46′ Eray Cömert), Ricardo Rodríguez – Remo Freuler (54′ Denis Zakaria), Granit Xhaka – Xherdan Shaqiri, Djibril Sow (54′ Haris Seferović), Ruben Vargas (66′ Noah Okafor) – Breel Embolo (89′ Ardon Jashari). Allenatore: Murat Yakin.

Arbitro – César Arturo Ramos Palazuelos (Messico) /// Assistente 1 – Alberto Morín Méndez (Messico) /// Assistente 2 – Miguel Ángel Hernández Paredes (Messico) /// Quarto ufficiale – István Kovács (Romania) /// VAR – Drew Fischer (Canada) /// AVAR 1 – Massimiliano Irrati (Italia) /// AVAR 2 – Ciro Carbone (Italia) /// AVAR 3 – Pol van Boekel (Olanda)

1 commento

Ale Ar
Ale Ar 6 Dicembre 2022 - 21:39

Ma che era un set di tennis? 6-1

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