Malinconia Mendrisio: ci ha lasciati Ferruccio Crivelli

scritto da Davide Perego
Foto di Davide Perego

Da quando il Tire ci ha dato la notizia, non faccio che domandarmi se Ferruccio sia morto. Sono convinto, da sempre, che la morte non significhi semplicemente morire.

A volte, è una perdita irrecuperabile. Specie quando se ne và qualcuno di cui non ci è importato. Ferruccio, per tutti quelli che lo hanno conosciuto, non può essersene andato per sempre. Certe volte, il FC Mendrisio mi sembra una delle poche cose belle del calcio a cui valga la pena di pensare. Non ho mai avuto la confidenza che serve per scherzarci come facevano gli altri. Non l’ho mai visto una volta incazzato.

L’ho sempre visto lavorare per i ragazzi senza mai un lamento. Mai visto impaziente. Sempre sorridente anche quando c’era poco di cui essere allegri. La fedeltà al materiale. Primo ad arrivare ed ultimo ad andarsene. Il calcio che annulla età e acciacchi. L’entusiasmo radicato in ogni angolo di quel “Comunale”, sua casa adottiva. Era bello parlarci.

Era il primo motivo di piacere, sapere che lo avresti visto e salutato, come qualche settimana fa, all’ingresso dello stadio. Mi accorgo solo oggi, in mezzo a migliaia di scatti, di averlo fotografato raramente. Questa, mi sembra però la migliore per salutarlo e ringraziarlo per essere stato uno di quelli capaci di farmi sempre sentire a casa. La sua casa. Arrivederci Ferruccio. Tu, che di calcio ci capivi più di tanti altri.

Foto di Davide Perego

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