Lugano, senza (o con pochi) soldi è dura fare mercato

scritto da Claudio Paronitti

Le trattative di mercato sono entrate nel vivo e le squadre svizzere si stanno rinforzando giorno dopo giorno

Tra le società maggiormente attive troviamo Neuchâtel Xamax, Sion e San Gallo, le quali si sono accaparrate, almeno sulla carta, degli ottimi calciatori in grado di fare la differenza in un campionato complicato come la Raiffeisen Super League.

Per poter operare in questi termini c’è bisogno di parecchi quattrini. E qui arriviamo a chi sta facendo di necessità virtù, come il Thun e il Lugano. I biancorossi sono oramai abituati a pescare molto bene dalle categorie inferiori giocatori sconosciuti, ma estremamente vogliosi di mettere in mostra.

I bianconeri, dal canto loro, hanno la possibilità di inserire un nuovo ragazzo in rosa solo nel momento in cui un altro esce dal roster. Con il minor budget (dichiarato) dell’intera massima serie, Angelo Renzetti sta facendo i salti mortali per riuscire a consegnare a mister Guillermo Abascal una squadra competitiva che possa giocarsela con tutte le avversarie e riuscire, come primo obiettivo, a raggiungere la salvezza il prima possibile.

Il poco denaro a disposizione è la discriminante per i pochi colpi di mercato sin qui messi a segno. Si sa però che è meglio acquistare poco e bene che tanto e male. Sin qui, gli innesti bianconeri si sono rivelati qualitativamente buoni. Il riferimento principale riguarda Edoardo Masciangelo. Il 21enne proveniente dal Piacenza si sta facendo largo all’interno del gruppo e sgomita già per un posto da titolare domenica a Sion. L’impressione è assolutamente positiva, così come lo è il suo atteggiamento e la sua attitudine al lavoro giornaliero.

E poi ci sono Valon Fazliu e Akon Kecskés. Il primo è dotato di ottimi piedi, mentre l’ungherese è un centrale roccioso. Entrambi sono giovani e desiderosi di far vedere al grande pubblico di cosa sono capaci.

Al momento, la preoccupazione dei tifosi sul rendimento della squadra è lecita. La stagione non è però ancora iniziata. Trascorso il primo girone si potrà stilare un primo bilancio. Il disfattismo, ora, serve solo a destabilizzare l’ambiente. La fiducia, proveniente anche dall’esterno, sarà di fondamentale importanza per poter raggiungere tutti assieme gli obiettivi prefissati.

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