Lugano, l’analisi post-Zurigo: 0 vittorie, 1 gol segnato e 3 pareggi in 5 partite; a Cornaredo la media è da retrocessione

scritto da Claudio Paronitti

Il punto contro lo Zurigo è risultato il terzo pareggio (due a reti inviolate e l’altro per uno a uno) conquistato tra le mura amiche dal Lugano, che in cinque partite disputate a Cornaredo non ha ancora vinto, segnando ancor di meno. Una media da retrocessione…

L’unico gol messo a segno sul terreno di casa dai bianconeri è stato quello di Carlinhos Júnior dopo quattro minuti della sfida con il Lucerna. Il punto, inizialmente annullato per un fuorigioco inesistente dello stesso esterno offensivo verdeoro, venne poi convalidato grazie all’intervento del VAR. Non ci fosse stato il supporto tecnologico, dopo 450 minuti i ticinesi non avrebbero ancora bucato la porta avversaria davanti ai propri sostenitori!

Il dato successivo che deve far preoccupare è il numero relativo alle vittorie sul prato verde di casa, pari a zero. E se una squadra vuole giocare un ruolo da protagonista in un campionato, non può permettersi un rendimento così deficitario quando disputa i suoi incontri con il pubblico a suo supporto. La poca gente che ha deciso di approfittare di un pomeriggio uggioso per riempire (eufemismo) tribune e spalti dell’impianto cittadino luganese ha tutto il diritto di far sentire il proprio disappunto nei confronti dei ragazzi, proprio come capitato non appena il direttore di gara ha decretato la conclusione della gara.

La sterilità offensiva è evidente: 10 reti (1 in casa e 9 in trasferta) messe a segno in 11 giornate sono un po’ pochine per ambire alle posizioni nobili della classifica. Sul piatto opposto della bilancia vi sono i palloni raccolti in fondo alla propria porta: 11, ossia esattamente uno a partita. Se l’attacco è il terzo peggiore della categoria, la difesa si situa sul gradino più basso del podio. Tuttavia, non ci può accontentare di ciò. Bisogna lavorare ancora di più per sopperire a queste mancanze. Il tempo per farlo, per via del «tour de force», è limitato. Occorre dunque trovare delle soluzioni nell’immediato. Anche perché il prossimo appuntamento all’orizzonte, con il Malmö, è intrigante. Così come quello di domenica prossima con il San Gallo.

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