Lugano, l’analisi post-Sion: il cronico problema del gol che affligge gli attaccanti bianconeri ha colpito ancora

scritto da Claudio Paronitti

Esattamente come capitato contro Thun e Young Boys, anche contro il Sion il gruppo bianconero non è riuscito a gonfiare la rete, terminando con uno zero nella casella dei gol segnati per la terza volta consecutiva

Il cronico problema delle reti che affligge il reparto avanzato del Lugano non è da sottovalutare, malgrado mister Fabio Celestini continui ad affermare che se non ha un elemento da 15 punti personali a stagione, può invece contare su altri calciatori (sottinteso centrocampisti) abili a superare il portiere avversario, grazie ai loro inserimenti, in 7-8 occasioni all’interno di un campionato. Il fatto però che gli attaccanti luganesi non abbiano ancora gioito una sola volta in 360 minuti preoccupa un po’.

Se da un lato è corretto ciò che afferma il tecnico bianconero, dall’altro non ci si può nascondere dietro a un dito e occorre proseguire a lavorare alacremente e con più convinzione sotto porta per fare in modo di arrivare con lucidità nella tre quarti avversaria e colpire nei momenti più propizi.

Paradossalmente, ci ritroviamo a discutere di una mancanza quando nell’ultima mezz’ora effettiva in campo erano presenti ben quattro punte, chiaro segnale su sponda luganese di voler conquistare la posta piena a tutti i costi.

Le occasioni per raggiungere l’obiettivo per cui si è lavorato tutta la settimana erano lì, a portata di mano. Eppure, un po’ di imperizia (Carlinhos Junior in particolare) e un po’ di sfortuna (Filip Holender e Mattia Bottani) hanno messo nelle condizioni i contraenti di giornata vallesani di crederci fino al triplice fischio finale di un direttore di gara, Stephan Klossner, inadatto a dirigere un certo tipo di partite.

Ora, il campionato vivrà un fine settimana di sosta, in quanto tra venerdì e domenica avranno luogo gli incontri del primo turno principale di Helvetia Coppa Svizzera. I ticinesi viaggeranno verso Basilea per duellare con il Concordia, compagine contro la quale i calciatori offensivi dovranno giocoforza dimostrare la loro pericolosità in area di rigore, andando a segno e acuire così il cronico problema del gol che affligge costantemente gli attaccanti che si vestono di bianconero.

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