Lucerna-Lugano, Celestini: “La nostra progressione arriverà attraverso una vittoria”

scritto da Claudio Paronitti

Una ventina di minuti dopo aver messo fine alla seduta di rifinitura, mister Fabio Celestini è pronto a presentare, come di consueto, la prossima sfida che attende i suoi ragazzi

L’avversario di domani sera sarà il Lucerna e i bianconeri non hanno che un unico obiettivo: vincere. Non importa come. Ciò che conta davvero è tornare a gioire per i tre punti, che mancano dal lontano 28 ottobre 2018.

“Abbiamo lavorato su noi stessi – rivela il 43enne -. Ci siamo parlati chiaramente e credo che la scossa sia arrivata a Sion. Non dobbiamo però lamentarci. Dobbiamo “morire” per il compagno, cercare di aiutarci a vicenda. La nostra progressione arriverà tramite una vittoria. Tutto qua”.

“La squadra non ha dei limiti. Ha uno spirito di competizione che pochi hanno – prosegue -. Fondamentalmente, come allenatore ho una fiducia cieca nella qualità dei ragazzi. Il problema è diventare competitivi, tutti assieme per 95 minuti e oltre. Siamo un gruppo pieno di valori. L’idea è costruire una squadra vincente. I giocatori devono essere consapevoli di cosa fanno bene e cosa no. Al momento, qualcosa stiamo sbagliando. Otto partite senza successo ne sono la conferma”.

“Il calcio è lo sport di squadra più egoista che ci sia. I leader del gruppo? Mi attendo che diano una mano in più. Devono fare un passo in avanti per trascinare i compagni. Non è un aspetto scontato. Tutto si costruisce giornalmente. Altrimenti, ognuno lavora per sé stesso e ciò è negativo. Ora, a livello di gioco, siamo ovviamente indietro rispetto al mio arrivo”.

“Domani mi aspetto un grande Lugano. Ciò che fanno gli altri non mi interessa. Abbiamo combattuto contro tutte le squadre. Voglio vedere una linea mentale simile a quella di Sion. A parte, chiaramente, gli ultimi cinque secondi”.

“I gruppi si devono costruire. Ogni gruppo è un mondo a sé. I ragazzi devono avere fiducia nei compagni. Se si pensa troppo, si rischia di ritrovarsi con un pugno di mosche. Senza lo spirito giusto non si arriva a nulla. Ora, è il momento di tornare a vincere”.

“I rinnovi? Sono situazioni diverse l’una dall’altra. In certi momenti, qualche parola “di conforto” arriva anche dall’allenatore. Per me, è importante essere vicino ai miei giocatori. Gli accordi con la società se li giocano i calciatori. Speriamo che rimangano anche Sabbatini e Piccinocchi”.

“Il mio futuro? Si vedrà a maggio. Ciò che conta adesso è regalare una vittoria a tutti, tifosi e società. Poi, si parlerà anche di quello che accadrà in estate”.

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