Italia 1, l’ex-Lugano, Chiasso e Zurigo Assan Ceesay si presenta così: «Sono pronto, la squadra ha la priorità sul singolo»

scritto da Claudio Paronitti

Correva lo scorso 16 giugno quando il Lecce ufficializzava l’acquisto a parametro zero di Assan Ceesay, fresco vincitore da protagonista della Credit Suisse Super League con lo Zurigo

Da allora sono passate due settimane, il tempo necessario al 28enne attaccante gambiano di ambientarsi nella nuova realtà, di fare la conoscenza con la città e i tifosi e, dulcis in fundo, di venir presentato attraverso la classica conferenza stampa, che ha avuto luogo nella pancia dello Stadio Via del Mare. Ecco le dichiarazioni rilasciate ai rappresentanti dei media in un ottimo italiano dall’ex-centravanti di Lugano e Chiasso.

«Sono felice di essere arrivato qui, sin da subito ho visto una squadra molto concentrata sul lavoro. Ho avuto un primo approccio con la città e tutti i tifosi, che sono rimasti vicini ai ragazzi per conquistare la promozione. Le mie caratteristiche? Attacco la profondità, ma dipende dalla partita. Ogni attaccante attende il momento di andare in gol.

Con Wilfried Gnonto siamo come fratelli. Lui è umile e vuole sempre imparare e migliorare. Sono venuto qui per ambizione. Ho giocato in Svizzera per sette anni e ora inizio questa avventura con positività. La Serie A non è semplice, è un campionato molto importante. Devo ascoltare, lavorare e poi mostrare il mio valore sul campo.

Il calcio di Serie A è molto tattico. Ho molti amici che giocano qui, come Omar Colley (difensore della Sampdoria, ndr) e Musa Barrow (punta del Bologna, ndr). Siamo insieme in nazionale e loro mi hanno sempre parlato bene del campionato. Il mio obiettivo era arrivare in Italia e ora che ci sono riuscito voglio dimostrare le mie qualità.

Io gioco con tutti i sistemi che intende utilizzare l’allenatore. Sono un calciatore pronto a tutte le evenienze, che sia da esterno offensivo o da punta. Sono un ragazzo umile e voglioso nell’aiutare la squadra, che viene al primo posto. Poi, ci sono gli obiettivi personali.

Il campionato svizzero è ovviamente diverso da quello italiano. Qui sono presenti tanti grandi giocatori. La Super League non è un campionato così tattico. In Serie A si rispetta la tattica, si pressa il portatore del pallone e se non si è pronti fisicamente si fa fatica a tenere il ritmo.

Quando sono arrivato, ogni nuovo compagno mi ha dato il benvenuto in maniera calorosa. Tutti mi hanno voluto aiutare nell’integrazione. Ora, sono molto tranquillo perché mi hanno infuso questa sicurezza.

Blerim Džemaili è una grande persona dentro e fuori dal campo. A Zurigo, mi ha sempre dato tanti consigli su come comportarmi all’interno del rettangolo verde.

Il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino mi ha convinto, mostrandomi tutto ciò che di bello c’è nel Salento. Una volta arrivato, ho avuto la conferma che tutto era vero. Quando tutti vogliono aiutarsi in campo, tutto il gruppo vive in serenità.

Il pubblico caloroso? Quando ho preparato le valigie per venire qua, mi ero anche preparato a incontrare i tifosi, che ti aiutano e ti infondono fiducia. Noi, sia in casa che in trasferta, dobbiamo dare il 100% sul campo per renderli felici».

(nella foto: Assan Ceesay – © Anza e Marco Lezzi/US Lecce 1908)

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