Il rapido Zurigo in arrivo al Riva IV

scritto da Simone Morandi

buszurigoCi vorrà un grande Chiasso per fermare la corsa della squadra di Uli Forte.

“Prestare attenzione al primo binario – treno in transito”. Già, dovrà prestare la massima attenzione il Chiasso, lunedì al Riva IV, perché lo Zurigo sembra inarrestabile, proprio come un treno in corsa: 39 punti in classifica, primo posto, 0 sconfitte, 12 vittorie e solo 3 pareggi. I numeri rendono bene l’idea del dominio della squadra Tigurina sul campionato di Challenge League: attacco stellare, con 42 gol equamente distribuiti tra attaccanti e centrocampisti offensivi (come dire, si divertono tutti..); difesa di ferro, solo 10 gol subiti, la migliore di tutta la Svizzera dalla Prima Lega in su.

Facile (forse..) imporsi in Challenge, meno facile farlo in Europa League, ma anche in campo europeo, lo Zurigo ha dimostrato di potersela giocare: sconfitta (di misura) solo in trasferta con il Villareal, poi vittoria con l’Osmanlispor e i pareggi con la Steaua Bucarest, risutati che tengono ampiamente in corsa i tigurini per il passaggio del turno, ai quali si è aggiunto il prestigioso pareggio (1-1) ottenuto contro il Villareal nella serata di ieri.
Anche la coppa Svizzera ha riservato, fino ad ora, solo gioie: La Chaux-De-Fonds, Bellinzona e San Gallo sono state superate di slancio, e lo Zurigo regalerà così ai propri tifosi, a inizio marzo, un big match molto sentito al St. Jakob di Basilea contro la rivale più acerrima dell’ultimo decennio.

Zurigo dunque imbattile? Macchina perfetta? Ni.. perché qualche piccolo passo falso, fisiologico, è stato commesso, basti pensare ai pareggi in trasferta contro Aarau e Wil e, sopratutto, al pari casalingo del mese scorso al Letzigrund con il Le Mont. Il “guaio” è che la truppa di Uli Forte ha sempre risposto in maniera imperiosa a questi piccoli inciampi: dopo il pareggio con il Le Mont, sono arrivate 4 vittorie con risultati da campionato “amatoriale”, con Sciaffusa, Neuchatel, Aarau e Servette letteralmente demolite.

Servirà dunque una prova d’orgoglio, bisognerà vedere in campo il miglior Chiasso, e forse nemmeno quello potrebbe bastare, ma la squadra di Scienza una cosa dovrà farla: mettere in campo tutto il cuore di cui il Ciass è capace.