Giappone 1, l’onestà di Benjamin Kololli: «Non avrei mai pensato al Sol Levante, ma poi è arrivata un’offerta lucrativa…»

scritto da Claudio Paronitti

Lo scorso 23 luglio Benjamin Kololli ha accettato di salutare per la prima volta la Confederazione Elvetica e di diventare un calciatore dello Shimizu S-Pulse, società giapponese che milita in J1 League

A poco meno di un mese dal viaggio che lo ha portato in Estremo Oriente, il 29enne esterno della nazionale kosovara – nato nella vodese Aigle e con un passato interamente in Svizzera con le maglie di Monthey, Sion, Le Mont LS, Bienne, Young Boys, Losanna e Zurigo – è stato contattato dal Blick, con cui si è intrattenuto riguardo le sue prime settimane nella Prefettura di Shizuoka.

«Fino a questo settimana avevo solo un contratto preliminare. Tutta la situazione è stata molto complicata a causa della pandemia di Coronavirus. Ho dovuto sottostare a una rigorosa quarantena di quattordici giorni prima che mi fosse permesso di effettuare un controllo medico. Solo pochi giorni or sono l’accordo è stato sottoscritto. In realtà, non avrei mai pensato a un trasferimento nel Sol Levante. Ma poi, è arrivata questa offerta finanziariamente molto redditizia… Il club si occupa veramente di tutto. La squadra può contare su dei traduttori [per i giocatori stranieri] e ora anche l’appartamento dove alloggerò è pronto».

Con un contratto valido sino al 31 gennaio 2024, Benjamin Kololli avrà tutto il tempo per rendersi felici i tifosi dello Shimizu S-Pulse, attuale quattordicesima forza dell’élite nipponica (su venti partecipanti). Ma per farlo sorridere totalmente manca ancora una persona, quella più importante della sua vita con cui poter condividere l’avventura nel Paese del sushi: la moglie Tina.

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