Gaby Torres, il Losanna e quello zero su venti

scritto da Pier Luigi Giganti

Zero su venti. I numeri difficilmente tradiscono, ma spesso celano una speranza. E quella di Panama è fare centro al tentativo numero ventuno. Se il girone della Concacaf per la qualificazione a Russia 2018 finisse oggi, la nazionale centroamericana avrebbe coronato il proprio sogno, quello di partecipare finalmente a un mondiale.

La storia che porta da Panama alla Svizzera, e più precisamente a Losanna, è tanto lunga quanto insolita. Soprattutto quando la intraprendi passando da Denver, Colorado, casa tra gli altri dei Rapid di MLS.

Eppure è proprio la Pontaise che Gabriel Torres ha scelto come vetrina europea per provare a conquistare il Vecchio Continente dopo aver girovagato attraverso i tre sub-continenti americani.

Dopo un inizio con il botto nel canton Vaud, il Fantasmita si è un po’ perso per strada, forse anche a causa di un periodo estivo in cui è passato senza soluzione di continuità dalla Copa America al campionato elvetico.

L’ultima delle sue quattro reti segnate, quella invero piuttosto fortunosa contro il Vaduz, costituisce però la piattaforma ideale per il rilancio. Gaby ha le qualità per imporsi e non è certo un caso se, in gioventù, è stato a un passo da Manchester United e Valencia: la sua accelerazione sulla corsia sinistra, ad esempio, ti lascia ogni volta a bocca aperta. Celestini apprezza la sua poliedricità, il fatto che sia a suo agio da esterno e da prima punta, i compagni ne lodano il buon umore.

Nel periodo di break del campionato, Torres si è preso un periodo di riflessione e ha condotto Los Canaleros a un prestigioso pari contro la selezione a stelle e strisce. Il sogno mondiale è dunque ancora vivo, lo zero su venti un incantesimo numerico da spezzare.

 

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