Žan Celar
A dispetto delle altre occasioni, questa volta l’assist è troppo favorevole per non imbattersi in un podio bianconero «al contrario»
La scialba performance offerta al Letzigrund, culminata con un tris zurighese frutto di altrettanti orrori di concentrazione, è la prova che non era tutto oro ciò che luccicava. Di riflesso, pur vivendo una serata negativa, non è il momento di buttare tutto nel cestino. Un campanello d’allarme deve tuttavia risuonare nelle menti dei ticinesi.
Allan Arigoni – 3 – già contro Stade Lausanne Ouchy e San Gallo si era reso protagonista di alcuni errori non sfruttati dagli avversari. Per lui, non vale il detto «non c’è due senza tre», perché Daniel Afriyie è letale e caparbio ad approfittare dell’assist al centro del #34.
Albian Hajdari – 3 – è giovane e qualche errore glielo si può concedere, d’accordo. Però, un controllo di palla basilare sbagliato non è perdonabile. Specialmente se vicino a lui è presente Daniel Afriyie, autore anche del raddoppio che definisce il vincitore della gara.
Žan Celar – 3 – una partita da «Chi l’ha visto?». Se le ombre delle prime due uscite erano state tralasciate nelle analisi finali per i due gol messi a segno, sulle sponde della Limmat la sua presenza è una zavorra per il resto del gruppo. La sua testa sembra altrove. Partirà presto?
