La contestazione della Muttenzkurve come capita in questa giornata per il tifo organizzato svizzero
Nel fine settimana in cui il tifo organizzato delle squadre rossocrociate diserta il proprio settore in contestazione con i provvedimenti contro di loro, il Lugano ne approfitta per sbancare il St. Jakob-Park di Basilea
La terza partita filata in terra renana con la conquista di qualcosa di importante ai fini della classifica è talmente importante che le ragioni per sorridere sono parecchie. Anche se, a dirla tutta, la dea bendata è risultata il fattore decisivo per l’ottenimento dei tre punti, firmati da Renato Steffen quando nessuno, un ingenuo e disattento Roméo Beney in primis, si attendeva l’incursione dell’esterno della nazionale elvetica. Ai più attenti, le dinamiche dell’incontro sono parse le medesime di quelle osservate il 22 agosto del 2022, quando i ragazzi di mister Mattia Croci-Torti espugnarono l’impianto rossoblù con le reti nei recuperi di Boris Babić (90′ +1′) e Mohamed Belhadj (90′ +4′) dopo una partita in cui i dirimpettai allora allenati da Alex Frei si erano divorati di tutto e di più.
Lo stesso, anche se in maniera meno lapalissiana, di quanto mostrato nel primo sabato del mese di febbraio, giorno nel quale il protagonista in negativo è senza ombra di dubbio il trequartista kosovaro Benjamin Kololli, tanto voluto da Fabio Celestini ma incapace, almeno nei minuti a lui concessi contro i bianconeri, di conferire forza a un pallone che quando arrivava sui suoi piedi pareva scottare come appena uscito da un forno più rovente che mai. Calda come non lo è obiettivamente stata la partita. Gli «expected goals», questa volta, sono lo specchio di un match avaro di reali emozioni: 0,25 complessivo per il Basilea e 0,15 per il Lugano. Il dato che fa specie, e che conferma che la vittoria dei ticinesi giunge grazie a una sorte alquanto favorevole, è lo 0,00 (!) negli «expected goals» della ripresa…
