FC Lugano, la presentazione ufficiale della nuova proprietà: le parole dei protagonisti (più report della seduta)

scritto da Claudio Paronitti

Giornata intensa per il Football Club Lugano. Da un lato, vi è la squadra che ha svolto il consueto allenamento giornaliero, dall’altra la nuova proprietà, che si è presentata in una conferenza stampa svoltasi nel pomeriggio

Nella Sala B del Palazzo dei Congressi sono intervenuti diversi relatori: Joe Mansueto (in collegamento via Zoom da Chicago), Angelo Renzetti, Georg Heitz, Martin Blaser e Michele Campana. Ecco le voci di ognuno di loro.

Joe Mansueto (patron dei Chicago Fire FC e nuovo proprietario dell’FC Lugano): «Grazie ad Angelo Renzetti per il caloroso benvenuto. Da parte mia, faccio le mie condoglianze a tutta la popolazione luganese per la scomparsa del suo Sindaco Marco Borradori. Come società, lo ricorderemo in ogni cosa che faremo. Soprattutto per il fatto che era un grande tifoso della squadra. Un ringraziamento speciale va anche a Leonid Novoselskiy, che ha portato avanti il club assieme ad Angelo Renzetti negli ultimi undici anni. Ringrazio pure il nuovo CEO Martin Blaser e Georg Heitz,  che ha svolto un lavoro incredibile. Non vedo l’ora di incontrare tutti. Una parola mi ha fatto optare per Lugano: “speciale”.

Il calcio è uno sport mondiale, e Lugano è un luogo speciale, dove lavoreremo insieme. Il Lugano non è un mio club, è il club della gente. Questa è un’opportunità “win-win” per i Chicago Fire e per il Lugano. Condivideremo le conoscenze reciproche, all’interno e all’esterno del terreno di gioco. Vogliamo regalare gioie alla gente e garantisco che tratteremo il club con estremo rispetto. Qui a Chicago continuo a imparare riguardo l’ambiente calcistico. I miei collaboratori mi insegnano qualcosa di nuovo e io faccio lo stesso con le mie conoscenze. Lugano è una città in cui si parla italiano ed è vicino all’Italia. Mio papà è originario del Bel Paese, che si è laureato all’Università dell’Indiana. Oggi, per me e per la mia famiglia è un giorno speciale.

Questa è un’opportunità. Il campionato è molto competitivo e Lugano è il posto ideale per svolgere gli affari. Inoltre, ci sono Georg Heitz e Raphaël Wicky, il ds e il manager dei Chicago Fire, che sono svizzeri. In futuro, verrò a visitare Lugano. Il tutto quando i miei impegni lo permetteranno. Ad ogni modo, delegherò parecchio. L’intenzione del nostro investimento è di progredire giorno dopo giorno. In squadra, vogliamo elementi cresciuti nel settore giovanile, così come giocatori internazionali. Sarà un mix. Il budget del futuro? Non ci sono numeri specifici, valuteremo il team e il roster. Con il supporto di Georg Heitz faremo il punto più tardi. Il budget aumenterà e non diminuirà. Questo è certo.

La costruzione del nuovo stadio e la sua prospettiva è una vera opportunità. Siamo ottimisti che tutto si svolgerà nel miglior modo possibile. È stato un fattore importante per la nostra decisione. Essere proprietari di diversi club è un vantaggio. Si può investire più “liberamente”. Possiamo costruire su questo aspetto. Il Lugano non sarà un farm-team dei Chicago Fire. Sarà un partenariato per avere successo, sia all’interno che all’esterno del terreno di gioco.

Se guardate alla mia storia, la mia compagnia si è sviluppata, è cresciuta nell’industria statunitense. Pianifico di tenere in mano i Chicago Fire per sempre e intendo investire nel Lugano sul lungo periodo. Investiremo nelle infrastrutture e nel management per molto tempo. È il mio stile. La buona strategia è un investimento per molto tempo. Solo così si potrà avere successo. Il piano sportivo non è svendere i giocatori, ma mantenerli con noi. Non perderemo tempo e annunceremo un nuovo acquisto presto. Investiremo nel roster per mantenerlo competitivo. L’obiettivo a lungo termine? Chiaramente, sarà vincere dei titoli. A oggi, bisogna essere realisti e, nel breve periodo, la Coppa Svizzera potrebbe essere raggiunta».

Angelo Renzetti (Presidente del Consiglio d’Amministrazione): «Come potete immaginare, in questi ultimi undici anni di presidenza sono stati raggiunte diverse vittorie. Quella più importante, e lo dico con orgoglio, è la cessione della società a Joe Mansueto. Alla fine, è la partita più bella che abbiamo vinto. Grazie a Joe, benvenuto a Lugano, buon lavoro. Gli confermo la nostra volontà di esserci sempre, qualora ce ne fosse bisogno.

Volevo ringraziare nuovamente Joe, perché ci ha dato delle notizie confortanti. Questo è incontro vinto ai supplementari, con tanta fatica. Ciò ci dà tanta gioia. Per tutto il Ticino sportivo. Finalmente c’è qualcuno di lungimirante. Il polo sportivo? Se ci crediamo tutti come ci ha creduto Marco Borradori, la spinta per costruirlo ci sarà. È un atto dovuto. Se così non accadrà, come popolo avremmo fallito. Voglio ringraziare le autorità, gli sponsor che ci hanno dato una mano. Lo faccio con il cuore e mi scuso personalmente per tutti gli errori che ho commesso in questi anni».

Georg Heitz (membro del Consiglio d’Amministrazione): «Il mio italiano è pessimo e per questo mi esprimo in tedesco e francese. Anch’io voglio ringraziare Joe Mansueto per averci dato questa opportunità di lavorare assieme. È sempre un piacere collaborare con lui. Con Angelo Renzetti abbiamo avuto degli incontri molto interessanti nei giorni scorsi. So che nel calcio svizzero è complicato dirigere una società. Guardiamo un po’ avanti. Alla mia sinistra c’è Martin Blaser. Ci siamo affidati a lui, perché è un grande manager di successo, a mio parere uno dei migliori in Svizzera.

Il mercato? Non c’è molto tempo e non vogliamo commettere errori di cui potremo pentirci. C’è un regolamento specifico della SFL. Il mese di settembre valuteremo meglio tutto. Attualmente, è possibile che arriveranno due-tre giocatori. Abbiamo parlato in due occasioni con mister Abel Braga. È importante che sappiamo cosa pensa della squadra e come migliorare. Siamo in contatto con un paio di elementi e vediamo se riusciamo a finalizzare le operazioni. Non amo parlare di calciatori con cui non abbiamo sottoscritto ancora nulla e non lo farò certo qui.

Leonid Novoselskiy? Rimarrà almeno sino al termine della corrente stagione. Poi, vedremo con il passare del tempo come agire. Sono molto ottimista. Non siamo venuti per cambiare tutto. Se ci sarà l’occasione, accadrà. Ma non è il momento.

Gli obiettivi della nuova proprietà? È difficile dire quando si potrà conquistare qualcosa di importante. Bisogna valutare tutto con la calma. Servirà un po’ di tempo. Ma siamo ambiziosi, vogliamo vincere. Al momento, la realtà è un’altra. Prego tutti di darci un po’ di tempo. So che la Coppa Svizzera è un obiettivo che si può raggiungere sul breve termine. Lo scopo primario è evitare la retrocessione».

Martin Blaser (CEO – amministrazione delegato – e membro del Consiglio d’Amministrazione): «Un caldo benvenuto anche da parte mia. Io sono molto felice di essere qui in Ticino. Non sono stato coinvolto così a lungo, in quanto non facevo parte della “new diligence” finanziaria. Mi ha chiamato Georg Heitz, chiedendomi se volevo una nuova sfida. Per me, nel lavoro ci vogliono 3C: competenza, conseguenza, continuità. Qui a Lugano, senza conoscere la situazione nel dettaglio, servono anche la tranquillità e la trasparenza. Per il futuro, sarà importantissimo coinvolgere la città, gli sponsor e tutti. Per questo, prevedo ogni quattordici giorni un meeting in cui ci confronteremo sul lavoro che ci attende. La mia posizione di CEO di Ringier Sports non entra in conflitto di interessi con il mio nuovo ruolo nell’FC Lugano».

Michele Campana (Chief Operating Officer): «È stato un percorso lungo e pieno di insidie. Le firme sono state apposte negli ultimi giorni e ora mancano solo alcuni aspetti burocratici. Mi sento di affermare che di intoppi non ce ne saranno. Personalmente, sono rimasto impressionato dalle intenzioni dei nuovi investitori».

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Report dell’allenamento di mercoledì 18 agosto 2021 – la presentazione della nuova proprietà è stata preceduta dalla seduta mattutina, proposta sul terreno del Campo B1 con tutti gli elementi della rosa, ad eccezione di Reto Ziegler, infortunatosi nel corso del primo tempo di venerdì a La Chaux-de-Fonds, ed Hélder Baldé, il quale ha comunque ripreso a correre in maniera individuale. Dopo il mini-test interno con la U21 di ieri per le «riserve», mister Abel Braga e i suoi assistenti hanno sottoposto i loro protetti a una sessione intensa, in cui il punto centrale è stato il «mantra» che continua a portare avanti quotidianamente il 68enne coach di Rio de Janeiro, ossia l’asfissiante pressione sul portatore di palla. Archiviato il centinaio di minuti trascorsi all’interno del rettangolo verde, il programma prevede per i prossimi tre giorni altrettanti ritrovi nella prima parte della giornata.

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