FC Lugano, il pre-Thun con Mattia Croci-Torti: «La storia del club vuole che questo incontro sia speciale e diverso dagli altri»

scritto da Claudio Paronitti

Il primo appuntamento da non fallire di questo nuovo anno solare della prima squadra del Lugano sarà la sfida valida per i quarti di finale di Helvetia Coppa Svizzera, in programma nel tardo pomeriggio di domani a Thun

Sul sintetico della Stockhorn Arena, i bianconeri avranno l’opportunità di conquistare il biglietto per il penultimo atto del torneo a eliminazione diretta e vendicare l’uscita di scena, proprio per mano dei bernesi e al medesimo turno, dell’edizione 2018-2019.

Per presentare il duello che attende i suoi protetti, mister Mattia Croci-Torti ha incontrato i rappresentanti dei media nella sala stampa dello Stadio di Cornaredo prima di ritrovare i giocatori per la classica seduta di rifinitura. Ecco le sensazioni del pre-gara fornite dal «Crus».

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I presenti e gli assenti – «Oltre a Kreshnik Hajrizi squalificato e Mijat Marić infortunato, ci sono un paio di uomini non al meglio, come Reto Ziegler. Dovremo però essere flessibili, visto che giochiamo ogni quattro giorni. Ciò che conterà sarà tuttavia l’aspetto mentale e non con quali elementi disputeremo il match».

La motivazione – «Questa partita non è normale, è speciale. La storia del club vuole che questo confronto sia diverso. Sappiamo quante insidie ci attendono, non sottovaluteremo per nulla al mondo l’avversario, nelle cui fila vi sono giocatori che hanno militato in Super League. Noi siamo i favoriti, lo sappiamo. La sconfitta di tre anni or sono ci ha fatto male, dovremo impattare il duello in maniera aggressiva. Io dovrò essere bravo quanto Carlos Bernegger per infondere nei ragazzi tanta consapevolezza».

La formazione – «Se la situazione sarà questa, è possibile che Kevin Rüegg scenda in campo dal primo minuto. Abbiamo già giocato a quattro dietro, questa è l’ultima delle mie preoccupazioni. Ciò che voglio vedere è una squadra aggressiva, facendogli male sul fronte offensivo».

L’alternanza tra sintetico ed erba naturale – «Il giorno prima sul sintetico dobbiamo sentire il feeling su questo tipo particolare di terreno. È una sensazione completamente diversa, così come è differente il modo in cui gli altri club preparano le superfici. L’adattamento è prettamente mentale, dal primo minuto. Dovremo fare in modo che il rischio di palle perse cali drasticamente nel corso della partita. Ad esempio, a Neuchâtel non bagnano il campo, mentre a Berna lo fanno sia prima che durante un incontro. Gli addetti della Stockhorn Arena preparano il campo in una maniera differente».

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