FC Lugano, il post-San Gallo con Jonathan Sabbatini: «Ho rispetto per gli arbitri, ma come club bisogna fare qualcosa…»

scritto da Redazione

Jonathan Sabbatini, capitano del Lugano, non le ha mandate a dire nell’intervista post-partita

Il ritorno alle ostilità del campionato del Lugano si è concluso con parecchia amarezza a seguito dell’ennesimo pareggio subìto in rimonta tra le mura amiche contro il sempre ostico San Gallo

A pochi istanti dalla chiusura del match, decretata dall’arbitro bernese Stefan Horisberger, uno dei protagonisti su sponda bianconera viene intercettato a bordo pista dai rappresentanti dei media presenti allo Stadio di Cornaredo nel Lunedì dell’Angelo. Ecco, di seguito, le dichiarazioni «a caldo» rilasciate dal capitano, il #14 Jonathan Sabbatini.

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«Secondo me, come club bisogna fare qualcosa. Già era successo in passato che abbiamo perso dei punti. Oggi (ieri, ndr) magari ci stava il rigore. Però, annche contro il Grasshopper doveva esserne assegnato uno a noi. Il mio pensiero va anche al rigore contro Lukas Mai contro il Lucerna. Io ho un grande rispetto per gli arbitri. All’inizio la accetti, però dopo non possono venirti a dire che la vedono in un’altra maniera, perché tutti devono vederla nello stesso modo. Se è mano è sempre mano. Anche noi sbagliamo, ma queste cose non possono accadere, perché alla fine è sempre il VAR a intervenire.

Sono arrabbiato, perché potevamo essere un po’ più tranquilli in classifica. Poi, anche noi abbiamo sbagliato qualcosa davanti e potevamo aggredirli di più. È un peccato non aver chiuso la sfida con un successo. Dobbiamo farci rispettare. Il Lugano non è come lo Young Boys o il Basilea. In questi ultimi anni, abbiamo però dimostrato di potercela giocare e poterci meritare di stare assieme a loro. A dipendenza di chi sei, ti danno il rigore.

Passando alla sfida, nella ripresa loro hanno capito come pressarci, inserendo tre punte di ruolo invece delle due iniziali. Non riuscivamo a giocare da dietro, ma non abbiamo sofferto così tanto. A volte succede che ci abbassiamo un po’, ma questo è anche merito degli avversari.

La rete sbagliata da Mohamed El Amine Amoura ha cambiato il corso della gara? Può essere, ma anche noi potevamo forse fare fallo sull’azione del loro gol. Non dobbiamo pensare a recuperare palloni belli e precisi, bisogna tirare fuori quell’ignoranza per buttare i palloni in tribuna. È un peccato, siamo stati superiori per tutti i novanta minuti e con il San Gallo non è evidente farlo.

Noi non facciamo calcoli, pensando di arrivare il più in alto possibile. Non si sa mai. In questi anni è successo tanto. Penso che questa sia la volta buona di dire di confermare i più forti per affrontare le partite europee.

Il rinnovo? La società mi ha dato l’ok, c’era l’opzione, io sono felice e non vedo l’ora della chiamata per la firma. Io sono molto contento qui e anche il prossimo anno cercherò di “mettere in difficoltà” [provando a continuare la mia avventura professionale]».

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