FC Lugano, il pagellone della superlativa stagione 2021-2022: la Coppa più il 4° posto finale, cosa si poteva chiedere di più?

scritto da Claudio Paronitti

La straordinaria stagione agonistica 2021-2022 del Football Club Lugano, culminata con il successo in Helvetia Coppa Svizzera a distanza di 29 anni dall’ultima volta, e da un incredibile quarto posto in Credit Suisse Super League, è andata agli archivi dopo l’immeritata battuta d’arresto di domenica pomeriggio al St. Jakob-Park di Basilea

Il gagliardo atteggiamento, l’ennesimo in onore della maglia del campionato, è stato la prova conclusiva della forza del gruppo guidato alla perfezione da mister Mattia Croci-Torti e dall’intero staff tecnico a sua disposizione. Con questa breve premessa, ecco di seguito il nostro pagellone di fine esercizio.

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Amir Saipi – (22 presenze/3 cartellini gialli/1 cartellino rosso) – 5 – arrivato a inizio settembre dopo due stagioni importanti a Sciaffusa, il numero uno della Svizzera U21 diventa uno dei tanti protagonisti dell’avventura memorabile di Coppa, dove regala emozioni speciali soprattutto nella semifinale con il Lucerna. È già un punto fermo e in futuro progredirà ancora.

Sebastian Osigwe – (9 presenze/1 cartellino giallo/0 cartellini rossi) – 4,5 – la magra figura che fa contro il Sion, in un periodo negativo per tutta la squadra, è l’unico momento negativo che vive sul campo. È un degno sostituto e ogni qualvolta viene chiamato in causa fornisce sempre il suo contributo.

Noam Baumann – (6 presenze/0 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 4 – la sua è una stagione complicata. Inizia come titolare sotto la gestione di Abel Braga e poi, con l’arrivo di Amir Saipi, scende al terzo posto della gerarchia. Nonostante ciò, non una parola fuori luogo, né una polemica (che altri avrebbero fatto). Un comportamento inappuntabile, da vero professionista.

Reto Ziegler – (33 presenze/4 reti/1 assist/4 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 5 – a 36 anni sembra vivere una seconda giovinezza. È il sul podio dei giocatori della rosa più utilizzati. Con la sua esperienza dirige, guida i compagni di squadra e, aspetto da non sottovalutare, segna. Per un terzino votato più a difendere che ad attaccare non è male…

Kreshnik Hajrizi – (30 presenze/1 rete/1 assist/8 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 4 – fatica inizialmente a prendere le misure alla sua prima stagione in Credit Swiss Super League. Cresce notevolmente con il passare dei giorni e delle settimane. A ventidue anni ha tutto il tempo per svilupparsi ulteriormente in un gruppo solido.

Mijat Marić – (21 presenze/1 rete/1 assist/4 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 5 – un infortunio alla pianta del piede, e il conseguente estremo dolore che patisce, mette kappaò il «totem» bianconero proprio nel momento più bello del campionato, in cui non fa però mai mancare il suo apporto alla squadra. Si ritira a 38 anni con una Coppa Svizzera nel suo palmarès.

Mickaël Facchinetti – (26 presenze/2 reti/1 assist/1 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 4,5 – quando gli viene diagnosticata l’entità dell’infortunio patìto a Lucerna, il suo contratto era in scadenza. La società, riconoscente per le performance fornite, glielo rinnova attendendolo per la seconda parte della prossima stagione. Come faranno i suoi compagni e tutti i tifosi.

Numa Lavanchy – (34 presenze/3 reti/7 assist/7 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 5,5 – la sua è una stagione «da sballo». Instancabile motorino della fascia destra, risulta il secondo miglior assist-man del gruppo. Per uno criticato per non avere i piedi «educati» è la risposta migliore che potesse dare. Andrà a Sion, dove godranno dei suoi mille polmoni.

Milton Valenzuela – (12 presenze/0 reti/1 assist/0 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 4 – arriva da una realtà completamente diversa (Columbus) e si deve adattare allo stile di gioco europeo. Ci mette un po’ a carburare, ma la fiducia che lo staff ripone in lui è immensa e si conquista quasi da subito un ruolo da titolare. Le qualità non gli mancano e lo dimostrerà in futuro.

Yuri Silva – (21 presenze/0 reti/1 assist/3 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 4 – dei numerosi calciatori brasiliani che arrivano al Sud delle Alpi è l’unico che rimane in rosa con l’avvento della nuova proprietà. Malgrado il ruolo da comprimario non mostra mai un eccesso, accettando le scelte del tecnico. Quando va in campo, ripaga con buone prestazioni.

Kevin Rüegg – (16 presenze/0 reti/2 assist/3 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 4 – la mancanza di competizione è il fattore determinante per un avvio «in sordina». Nel momento in cui si disputano partite di livello, lui emerge quasi magicamente. D’altronde, prima dell’avventura a Verona, non era capitano dello Zurigo per nulla. Ora, si proverà a riscattarlo dall’Hellas.

Fabio Daprelà – (29 presenze/0 reti/1 assist/9 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 4,5 – in una difesa a tre, per fornire una prestazione di qualità deve avere a fianco Mijat Marić. In una difesa a quattro, invece, è più sicuro con tutti gli altri compagni di reparto. Rude al punto giusto, conferma di essere un elemento sul quale fare affidamento in ogni occasione.

Adrian Durrer – (11 presenze/0 reti/0 assist/0 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 4 – per lo più utilizzato nel Team Ticino U21, il 20enne mediano, all’occorrenza anche difensore centrale, non sfigura quando viene chiamato in causa nella sua prima vera esperienza in un gruppo di professionisti.

Jonathan Sabbatini – (35 presenze/4 reti/2 assist/7 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 5,5 – il capitano è lo «stakanovista» del gruppo. Salta un’unica partita di CSSL – contro lo Young Boys il 29 gennaio – per somma di ammonizioni. Si guadagna con assoluto merito un rinnovo annuale del contratto per poi intraprendere una carriera dirigenziale.

Maren Haile-Selassie – (17 presenze/2 reti/2 assist/0 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 4,5 – quando viene acquistato in inverno dal Neuchâtel Xamax, qualcuno aveva storto il naso. Invece, a suon di prestazioni di livello (come quella fornita alla Stockhorn Arena di Thun nel match di Coppa Svizzera), mostra tutto il suo valore. Un chiaro investimento per il futuro.

Olivier Custodio – (33 presenze/1 rete/1 assist/13 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 5,5 – d’accordo, è il più sanzionato dell’élite. Ma anche quello più duttile (gli manca solo indossare i guanti, poi ha giostrato in tutti i ruoli) e quello con un fiato infinito. Un momento è in difesa, batti le ciglia e te lo ritrovi in attacco. Fondamentale per lo stupendo percorso stagionale.

Stefano Guidotti – (12 presenze/0 reti/0 assist/0 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 4 – 354 minuti complessivi trascorsi sul terreno e molti altri passati in infermeria e sotto i ferri a curare un dolore al tendine d’Achille che lo ha perseguitato a lungo. È in scadenza di contratto a fine giugno e ancora non è dato sapere se rimarrà o continuerà la carriera altrove.

Sandi Lovrić – (33 presenze/4 reti/8 assist/4 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 5,5 – il 24enne trequartista della nazionale slovena disputa senza ombra di dubbio la sua miglior annata da quando veste il bianco e il nero, due colori che ritroverà nella sua prossima avventura in quel di Udine. Saluta con l’orgoglio di aver alzato al cielo la Coppa Svizzera.

Mohamed Belhadj – (11 presenze/1 rete/0 assist/1 cartellino giallo/1 cartellino rosso) – 4 – arriva a Lugano dall’Étoile du Sahel, una delle formazioni di punta del calcio tunisino. Il suo ambientamento, per varie ragioni, non è evidente. Tuttavia, con la buona volontà e le ottime caratteristiche personali, si fa apprezzare per la sua disponibilità e per il suo carisma.

Mohamed El Amine Amoura – (23 presenze/5 reti/0 assist/1 cartellino giallo/0 cartellini rossi) – 5 – il folletto algerino, giunto dopo una strepitosa esperienza in Patria all’ES Sétif, progredisce con il passare del tempo, inserendosi al meglio ogni giorno che trascorre al campo di allenamento. È rapido come un ghepardo e imprendibile per qualsiasi avversario.

Mattia Bottani – (30 presenze/5 reti/6 assist/6 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 5,5 – quella appena conclusa, è la stagione della sua consacrazione. Determinante come non mai, fa godere tutti ogni qualvolta ha il pallone tra i piedi. Non è un caso se il ct elvetico Murat Yakin si sia accorto di lui. L’ex-patron, il «Pres» Angelo Renzetti lo aveva suggerito in tempi non sospetti…

Žan Celar – (29 presenze/10 reti/3 assist/3 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 5 – inizia in «sordina», ma quando prende le misure del campionato è uno spettacolo allo stato puro. È l’attaccante di razza che a Cornaredo non si vedeva da diverso tempo. Su di lui, che ha conqusitato la nazionale slovena, hanno messo gli occhi Friburgo e Amburgo. Cosa farà?

Ignacio Aliseda – (13 presenze/2 reti/0 assist/0 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 4 – dopo un periodo di conoscenza invernale di un paio di settimane, rientra a Chicago e accetta la proposta di trasferirsi definitivamente in Ticino. L’ambientamento del talento argentino non è semplice. La dirigenza punta su di lui. Starà ora a lui ripagare questa fiducia.

Nikolas Muci – (9 presenze/0 reti/0 assist/0 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 4 – anche lui, come Adrian Durrer, è un punto fermo del Team Ticino U21. Convocato quando ve n’è bisogno, scende in campo con la grinta che ha in corpo. I 10 milioni di clausola rescissoria sono forse un fardello troppo pesante, al quale non dovrà pensare per emergere «tra i grandi».

Leonid Srdić, Mattia Cinquini, Alessandro Casciato e Zoran Josipović – (1 presenza ciascuno/0 reti/0 assist/0 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – s.v. – pochi minuti concessi, giusto per assaporare la Credit Suisse Super League.

GLI «EX»

Miroslav Čovilo – (2 presenze/0 reti/0 assist/0 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – s.v. – Abel Braga lo utilizza negli incontri casalinghi di inizio stagione con Zurigo e San Gallo. Dopodiché, rescinde il contratto e saluta tutti dopo tre stagioni intere.

Kévin Monzialo – (3 presenze/0 reti/0 assist/2 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – s.v. – l’oggetto misterioso avvia l’annata a Lugano, ma poi si trasferisce in Austria, all’SKN St. Pölten. Poche le occasioni per dimostrare il suo valore.

Luis Phelipe – (5 presenze/0 reti/0 assist/2 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – s.v. – il contratto di prestito con il Salisburgo termina con il girone d’andata, vissuto senza acuti. Ha talento, ma è ancora acerbo per certi palcoscenici.

Demba Ba – (3 presenze/0 reti/0 assist/0 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – s.v. – arriva a Lugano più per trascorrere gli ultimi mesi della sua importante carriera che per fare realmente la differenza. Infatti, dopo tre apparizioni rescinde e si ritira.

Christopher Lungoyi – (9 presenze/0 reti/0 assist/0 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 3 – l’atteggiamento supponente che mostra durante gli allenamenti gli è fatale. La classe e i movimenti sono dalla sua, ma chi lo acquisterà dovrà lavorare sull’aspetto mentale.

Asumah Abubakar – (17 presenze/3 reti/0 assist/0 cartellini gialli/0 cartellini rossi) – 3,5 – dopo 37 presenze in campionato, condite da sole cinque segnature, chiede e ottiene il passaggio ai rivali di categoria del Lucerna, con cui disputerà il pericoloso spareggio con lo Sciaffusa. Un talento che deve ancora sbocciare completamente.

GLI ALLENATORI

Abel Braga – (6 panchine, 5 in Credit Suisse Super League e 1 in Helvetia Coppa Svizzera) – 4 – sbarca sulle sponde del Ceresio con un’idea rivoluzionaria di calcio. Il 69enne dura lo spazio di due mesi – il tempo per concludere il passaggio di proprietà da Angelo Renzetti a Joe Mansueto – prima di far ritorno in Patria per allenare il Fluminense.

Mattia Croci-Torti – (36 panchine, 31 in Credit Suisse Super League e 5 in Helvetia Coppa Svizzera) – 6 – dopo una vita da assistente sotto le volte dello Stadio di Cornaredo, il 1° settembre, nonostante non abbia ancora il patentino, viene insediato quale condottiero della prima squadra. La «scommessa» della dirigenza viene vinta su tutti i fronti. Il carisma del «Crus», unito alla sua estrema voglia di emergere e non lasciare nulla al caso, fanno il resto.

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