Il fattore X di Renzetti!

scritto da Pier Luigi Giganti

Riportiamo le interessanti considerazioni fatte dal presidente del Lugano Angelo Renzetti sul programma distribuito in occasione della partita di sabato scorso contro lo Zurigo. Aiutano senza dubbio a comprendere meglio la filosofia del Lugano e che cosa unisca il gruppo bianconero.“Un caro amico mi ha chiesto di poter far allenare con il Lugano un giocatore, nazionale del Gabon e compagno in attacco di P.E. Aubameyang (Borussia Dortmund), che desidera rimanere in forma dopo un’esperienza in Cina (n.d.r.: si tratta di Malick Evouna reduce dall’esperienza al Tianjin Teda). A distanza di una settimana questo giocatore si è detto entusiasta dell’ambiente e dei compagni.

Racconto l’aneddoto perché è emblematico della visione che avevo e ho del calcio, ma anche di altri aspetti dell’esistenza. Sin da quando, sette anni or sono, ho assunto la presidenza del FCL mi sono detto che per poter arrivare a competere con le dieci migliori formazioni svizzere, non avendo organizzazione e mezzi economici paragonabili, avrei dovuto puntare su un fattore X. Che non è altro che l’empatia, gli equilibri tra persone e l’attenta valutazione delle personalità.

Da questa miscela nasce quella che altri, pomposamente, chiamano “filosofia del club”. Ebbene la filosofia del FC Lugano è questa: un’organizzazione che sta crescendo ma che è lungi dall’essere perfetta, mezzi limitati investiti con giudizio, ma soprattutto calore umano, rispetto reciproco e ingaggio di elementi anche sulla base di criteri psicologici e caratteriali e non solo tecnici.

Credo che si possa spiegare così quello che da alcuni anni viene definito il “gruppo” e lo “spogliatoio” che è poi stato all’origine di una promozione, del mantenimento del posto in SL, della finale di Coppa e della qualificazione ai gironi di Europa League.

Chi viene da noi sa di non poter ricevere salari faraonici ma di approdare in un ambiente sano nel quale ci si aiuta reciprocamente dentro e fuori del campo e attraverso il quale la propria carriera sportiva può essere ulteriormente rilanciata. Non vogliamo paragonarci alle “cantere” più prestigiose, ci mancherebbe, ma abbiano l’orgoglio di affermare che nel nostro piccolo abbiamo contribuito a creare una società e una squadra per la quale è bello lavorare.

E’ nato e si sta affermando insomma il “sistema Lugano” che esalta e valorizza allenatori e giocatori. Per un presidente è una soddisfazione enorme e da queste pagine desidero ringraziare quanti collaborano con me in questo esaltante progetto: perché le persone passano ma il FCL resta.

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