Da zero a dieci: Lugano – GC

scritto da Simone Morandi

Le pagelle delle cavallette.

Serata disastrosa per la squadra di Tami, difficile salvare qualcuno; ma ecco i voti nel dettaglio.

Vasic: 6  Il meno colpevole del disastro in cui incappano tutti i suoi compagni di reparto: sul primo gol, è tradito dalla deviazione scellerata di Bergstrom, mentre in occasione delle altre due marcature bianconere, è incolpevole. Fa quel che può per evitare che il passivo diventi più pesante. Abbandonato.

Antonov: 5,5 Spinge poco o nulla, ma perlomeno lotta, e dalla sua parte non succedono i disastri che capitano invece sull’altra fascia. Guerriero.

Bergström: 4 Devia nella propria rete un tiro di Sabbatini con un “pregevole” colpo di tacco: si dimentica completamente come marcare e come applicare la tattica del fuorigioco. Groviera.

Bamert: 4,5 Come il compagno di reparto, tranne che, almeno questo, non prova a far gol nella propria porta. Spaventato.

Lavanchy: 4,5 Disastroso: Mihajlovic e Crngoj, a turno, fanno tutto quel che vogliono dalle sue parti. A sua minima discolpa, non viene mai aiutato dai propri compagni. Disastroso, ma l’avevo già detto.

Brahimi: 5 Dovrebbe far filtro a centrocampo, ma dalle sue parti passa di tutto e di più. Mani bucate.

Pusic: 5,5 Entra per Brahimi e non fa rimpiangere il compagno. Solidale.

Prishi: 5 Leggi sopra. Lui e Brahimi dovrebbero andare a lezione da un certo Antoine Rey. Ripetente.

Andersen: 5,5 Forse tra i meno peggio: ci prova, ma predica nel deserto. Volenteroso.

Bajrami: 5 Presenza impalpabile, si becca anche un giallo, prima di lasciare il posto a Caio. Sacrificabile.

Caio: 5 Sulla sua assenza dall’11 titolare si sono aperti grandi dibattiti: lui ha 45′ minuti abbondanti per dimostrare quello che vale, ma non lo fa. Fantasma.

Sigurjonsson: 5 Si fa notare perchè batte i calci d’angolo: per il resto, è come se non ci fosse. Etereo.

Tabakovic: 5 Di palle buone non ne arrivano praticamente mai dalle sue parti: lui se ne fa una ragione, e ne approfitta per tenere compagnia a Golemic e Sulmoni, che altrimenti si sarebbero annoiati a morte. Amicone.

Munsy: 6 Entra nell’ultima mezz’ora, e perlomeno ci prova a impegnare la difesa di casa, mettendoci corsa e fisico: il problema è che i difensori bianconeri erano freschi tanto quanto lui. Generoso.

Mister Tami: 5,5 Non ci sentiamo di gettare la croce addosso a lui: i suoi giocatori sembrano dei pulcini bagnati, e la società non fa nulla per aiutarlo. Per uscire con dignità da una stagione che potrebbe terminare con un disastro stile FCZ, ci vorrà tutta l’esperienza del mister ticinese. Auguri.