Continua il sogno del Lugano: è finale

scritto da Redazione
 
di Ariele Mombelli
Il Lugano si guadagna l’ottava finale di Coppa Svizzera della propria storia. I bianconeri hanno sconfitto per 2-1 il Lucerna. Pronti via e la squadra di Zeman trova subito il vantaggio. Approfittando di uno dei tanti errori grossolani commessi dall’ex Bellinzona Thiesson, Donis si invola verso Zibung e non gli dà scampo. La rete trasmette fiducia agli ospiti che, sull’onda dell’entusiasmo, vanno più volte vicini al gol del raddoppio, soprattutto con Culina che però vede la sua conclusione ravvicinata infrangersi sul palo. Col passare dei minuti cresce anche il Lucerna, fin lì non pervenuto, che prova a  fare male a Valentini con conclusioni banali da fuori.

Per rianimare una partita oggettivamente noiosa, senza particolari sussulti, ci è voluto un errore della difesa bianconera. Sul proseguimento dell’azione, mani in area di Djuric (già ammonito e graziato) e calcio di rigore. Dal dischetto Schneuwly non trema e trova un pareggio che alla pausa al Lugano sta stretto. Nella ripresa non cambia il fil rouge della partita, con i bianconeri più intraprendenti dei padroni di casa. Logica conseguenza è il vantaggio di Donis. L’ellenico raccoglie un pallone non trattenuto dall’estremo difensore ospite dopo conclusione di Sabbatini e lo insacca. Ai padroni di casa, alla ricerca disperata del gol del pareggio, non resta che buttarsi in avanti. La pressione porta Djuric a compiere un fallo ingenuo (una gomitata evitabile) che gli costa il secondo giallo e la doccia anticipata. Il Lucerna però, disorganizzato e confuso non ne approfitta, creandosi poche occasioni degne di nota. La retroguardia ospite regge e agli ospiti non resta che provare a colpire con qualche ripartenza. Una di queste porta ad un altro rigore: Sarr, altro difensore sottotono, stende Alioski. A scegliere il rigorista questa volta è Zeman, Sabbatini per una volta tradisce il proprio allenatore provando un cucchiaio che si stampa in pieno sulla traversa. In un finale al cardiopalma, in cui pure il boemo si copre, succede di tutto. Ironia della sorte, è proprio Valentini, fin li il peggiore in campo e autore dell’errore decisivo sul pareggio del Lucerna, a compiere il miracolo su Schachten. Evidentemente, in finale, doveva andarci proprio al squadra del presidente Renzetti.

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