Nella serata in cui il Basilea comunica il rinnovo a vita del contratto di Taulant Xhaka – che rimarrà in rossoblù sino all’estate del 2027 -, la squadra di Heiko Vogel ha conquistato l’accesso agli ottavi di finale di UEFA Europa Conference League, ribaltando il Trabzonspor con l’ausilio particolare del VAR, particolarmente generoso con i renani
In un St. Jakob-Park gremito di tifosi turchi (sia della squadra in campo che delle altre formazioni del Paese), che con i loro incessanti canti (e fischi ogni qualvolta un calciatore renano ha la palla tra i piedi) rendono l’ambiente estremamente rovente come al solito, il primo squillo è firmato dall’attaccante greco Anastasios Bakasetas, il cui mancino al 5′ termina in un calcio d’angolo senza pericoli per Marwin Hitz. Il contrario di quel che accade sei giri d’orologio più tardi, con un destro dal limite di Trézéguet deviato da Wouter Burger che costringe l’estremo difensore al decisivo riflesso con la mano di richiamo aperta. Poi, quasi all’improvviso, Zeki Amdouni sfugge a Doğucan Haspolat in posizione assolutamente regolare su lancio di Michael Lang. Una volta approcciatosi all’area avversaria, il #9 fa partire un destro che s’infila sotto il guanto di un obiettivamente colpevole Uğurcan Çakır. Al 13′ i padroni di casa riaprono quindi il discorso relativo alla qualificazione.
Dopo un periodo di relativa tranquillità in fatto di occasioni, ecco registrarsi l’ingenuità di Anton Kade, che al 26′ stende Maxi Gómez non lasciando altra opzione ad Antonio Mateu Lahoz che quella di assegnare il calcio di rigore a favore dei campioni di Turchia in carica. Dal dischetto, Bakasetas fallisce la ghiotta opportunità, scivolando nel momento della battuta e calciando a lato. Sul fronte opposto, si arriva alla mezz’ora con una punizione laterale di Xhaka che trova la girata di testa di Andi Zeqiri. Questi non riesce a esultare per via dell’intervento provvdenziale sulla linea di porta di Çakır. Rispetto a sette giorni or sono, i confederati lottano su tutti i palloni (forse un po’ troppo, con Michael Lang che rischia di finire anzitempo negli spogliatoi, ma viene graziato), un aspetto che non può che soddisfare i sostenitori sopraggiunti a sostenerli.
I primi istanti della ripresa fanno correre un grande brivido ai padroni di casa, che rischiano di subìre il secondo penalty, quando al 49′ Mateu Lahoz indica il dischetto per uno sgambetto di Hitz su Gómez. Richiamato però al VAR, l’arbitro spagnolo ritorna sulla sua decisione e toglie un po’ sorprendentemente la massima punizione a favore dei turchi. La stessa tecnologia viene in aiuto ai basilesi al 61′, quando Stefano Denswil incorna il punto di quello che sarebbe il meritato pareggio. La linea tracciata dagli addetti mostra la posizione regolare del terzino sinistro, che è tenuto in gioco da Andy Diouf. In maniera però incredibile, il gol viene annullato senza veri motivi. A metà seconda frazione, il neo-entrato Umut Bozok colpisce la base esterna del montante, mentre qualche istante più tardi Trézéguet vede la sua conclusione centrale bloccata a terra da Hitz.
La musica dal ritorno in campo dopo i quindici minuti di pausa si è letteralmente capovolta, con gli uomini di Abdullah Avcı più freschi (nonostante la mancanza di partite di campionato) e dominanti su tutta la linea. Come d’incanto, la legge non scritta del calcio punisce oltremodo una più attiva compagine turca. Al 76′, un posizionamento errato della retroguardia ospite consente a Sergio López di andare alla conclusione e vedersi respingere il tentativo da Çakır. La palla giunge a Zeqiri, che la «ruba» dai piedi di Lang e con il mancino fa esplodere il popolo rossoblù. Al 91′ l’urlo di gioia di Bozok viene immediatamente bloccato per un fuorigioco che questa volta è evidente. Tra un pericolo e l’altro, e una certa dose di fortuna, il Basilea ribalta il Trabzonspor e approda agli ottavi di finale di UEFA Europa Conference League.
