L’imponente cammino europeo del Basilea si ferma al penultimo atto. Dopo il 2:1 a proprio favore della sfida d’andata, Taulant Xhaka e compagni vengono superati per 3:1 dalla Fiorentina, che conquista di riflesso il biglietto per la finale di Praga, dove affronterà gli inglesi del West Ham United
Eppure, lo spartito dei primi istanti di gara è chiaro. I renani, forti del minimo vantaggio accumulato sette giorni or sono all’Artemio Franchi, attendono le folate offensive avversarie, cercando di ripartire rapidamente. Il tecnico Heiko Vogel gradisce l’attitudine dei suoi ragazzi, tanto che applaude l’ordinata difesa e la maniera in cui avviene l’uscita dalla propria «zona-calda». Il possesso palla è prettamente della Viola, ma i padroni di casa non soffrono affatto, sospinti anche dal tutto esaurito del St. Jakob-Park.
Quando tutto pare tranquillo – con gli elvetici a controllare il corso del match -, ecco sopraggiungere il 35′ e un calcio d’angolo del capitano toscano Cristiano Biraghi, la cui traiettoria è perfetta a centro area per un liberissimo NIcolás González che, dimenticato da Dan Ndoye, trova il colpo di testa giusto per aprire le marcature e rimettere la contesa globale in parità. Per come si è proposta sinora la sfida, non si può certo affermare che il vantaggio sia meritato. Anzi. Però, nel calcio conta gonfiare la rete e gli uomini di Vincenzo Italiano ci sono riusciti con una delle situazioni più importanti, quelle da palla ferma.
La rete sciocca parecchio i padroni di casa, che non riescono più a partire in contropiede e devono nel contempo ringraziare il proprio portiere Marwin HItz, il cui riflesso prodigioso su Giacomo Bonaventura evita l’immediato raddoppio ospite (42′). È l’ultima emozione di un primo tempo avviato meglio dai renani e proseguito con una pressione più costante da parte italiana, fruttata il gol dello zero a uno.
L’impianto renano, già in ebollizione, esplode al 55′, quando Andy Pelmard batte velocemente un calcio di punizione dalla linea di centrocampo e lancia Zeki Amdouni. Il centravanti dribbla con semplicità uno spaesato e oggettivamente inguardabile Igor e con un diagonale imparabile per Pietro Terracciano iscrive il suo settimo gol in undici apparizioni europee, riportando avanti i suoi. Al 72′, dopo un periodo di estrema pressione viola, lo stesso #9 è suo malgrado protagonista in negativo nell’area opposta, fermando inavvertitamente il cross dalla destra di Dodo «spizzato» con la testa da Kasim Adams e consentendo a Nicolás González di calciare a rete con un mancino che lascia fermo sulla linea Marwin Hitz.
Qualche istante prima del primo cambio effettuato dai locali (all’80’, con un propositivo Jean-Kévin Augustin che lascia il posto ad Andi Zeqiri), gli ospiti vanno a un passo dal calare il tris con un’incornata di Nikola Milenković innalzatasi per fortuna basilese oltre la traversa. Nonostante il pressing toscano, lo spettro degli ennesimi tempi supplementari (i terzi consecutivi per i rossocrociati) si fa sempre più vivo e diventa realtà al termine dei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro spagnolo José María Sánchez.
In avvio di extra-time, tra il 93′ e il 94′, Marwin Hitz si ripete e salva i suoi dalla capitolazione a due riprese. Dapprima, devia magistralmente un colpo di testa a botta sicura di Luka Jović e poi erige un muro a negare la rete alla Viola. A partire dal 110′ si vivono momenti di terrore, che durano otto infiniti minuti. Nello spicchio riservato ai tifosi italiani, una persona è colpita da un malore e necessita di immediato soccorso. La paura lascia poi spazio a un certo sollievo, dato che il tifoso viene trasportato all’ospedale cittadino tra gli sportivi applausi dell’intero impianto. Nel corso del terzo giro di lancetta di recupero, Luka Jović potrebbe decidere la contesa, ma fallisce clamorosamente la sua conclusione, spedendo la sfera alle stelle. La risposta rossoblù porta qualche brivido, ma poco più. A un passo dall’appendice dei calci di rigore – il minuto è il 129′ (!) – Kasim Adams e Andy Pelmard si contrastano a vicenda, lasciando ad Antonin Barák la palla della finale.
A tale sfida, in programma mercoledì 7 giugno 2023 alla Eden Arena di Praga (Repubblica Ceca), si qualifica dunque la Fiorentina, che contenderà il titolo del terzo torneo continentale per importanza agli inglesi del West Ham United, vincitori del doppio scontro con gli olandesi dell’AZ Alkmaar con due vittorie di misura (2-1 all’andata in casa e 1-0 al ritorno in trasferta).