Il titolo, non per caso, non reca un punto interrogativo. Perchè così deve essere.
Perchè il monito è a tutti quelli che vedono concretizzarsi un futuro mai aderente ai propri progetti. Qualcuno ha scritto che se James fosse una franchigia, sarebbe secondo per partecipazioni alle finali soltanto ai Celtics e ai Lakers. Una statistica che spaventa e al tempo stesso incute ancora una volta che lo sport è veramente un po’ come la musica o il cinema: capace di spazzare via e cancellare la parola “impossibile”. E se c’è qualcuno capace di mettere d’accordo proprio tutti – visto che Messi e Ronaldo non ci riusciranno mai – questo è proprio James. Anche questa benedetta categoria dei “giornalisti” che per molti è ancora considerata potente e privilegiata quando invece è sempre più spesso specializzata nella coltivazione dei propri interessi. Il padrone dell’informazione è questo signore in fotografia: il resto non significa proprio niente. Che lo sport sia benedetto. Anche quando – come in questo (raro) caso – si fatica a scindere che sia di squadra o individuale.
