ASF-SFL, gli arbitri si lodano da soli parlando di una prima metà di stagione positiva: siamo davvero sicuri che sia tutto «rosa e fiori»?

scritto da Claudio Paronitti
Servette FC vs FC Lugano, domenica 17 dicembre 2023

Un esempio di utilizzo malsano del VAR durante l’ultima sfida pre-natalizia tra Servette e Lugano (il provvisorio raddoppio concesso a Chris Bedia). Se per i dirigenti dell’ASF tutto è perfetto…

Attraverso un articolo apparso sul proprio sito web ufficiale, l’Associazione Svizzera di Football (ASF) loda le prestazioni dei direttori di gara elvetici, asserendo di aver trascorso una prima parte di stagione positiva. Siamo veramente certi che è tutto «rosa e fiori» come vogliono farci credere? Ai posteri l’ardua sentenza

Nel frattempo, vi proponiamo lo scritto diramato dalla Federazione rossocrociata, che esordisce dichiarando che i migliori arbitri svizzeri possono guardare con soddisfazione al successo ottenuto nella prima metà della corrente stagione agonistica. Le prestazioni dei fischietti a livello nazionale sono state onorate con un numero di convocazioni UEFA e FIFA mai raggiunto prima. Inoltre, il numero di revisioni da parte del Video Assistant Referee (VAR) in Credit Suisse Super League (CSSL) è mediamente inferiore a quello delle competizioni UEFA e di alcuni campionati europei di alto livello.

Dalla pausa estiva, gli arbitri dell’ASF sono stati convocati non meno di 206 volte (contro le 176 del girone preliminare 2022-2023) per dirigere partite oltre i confini nazionali. Ecco alcuni esempi: Esther Staubli e la sua assistente Susanne Küng hanno arbitrato tre incontri della Coppa del Mondo femminile in Australia e Nuova Zelanda (due nei turni preliminari e un quarto di finale) e sono diventate le prime donne svizzere ad arbitrare una sfida di qualificazione ai Campionati Europei maschili (Kazakistan-Svezia); Sandro Schärer è stato utilizzato per la partita di UEFA Champions League tra Inter e Real Sociedad; Urs Schnyder, recentemente promosso nella seconda categoria UEFA più alta, ha arbitrato il duello di qualificazione agli Europei tra Francia e Irlanda e partite dei tornei UEFA con il Liverpool e l’Aston Villa in campo.

Gli arbitri svizzeri non sono richiesti solo in campo, ma anche fuori. Fedayi San, ad esempio, è stato convocato come VAR in diverse partite di UEFA Champions League e UEFA Europa League, oltre che ai Mondiali U17 e ai Mondiali U20 (compresa la finale). «Queste e molte altre convocazioni internazionali dimostrano a noi, ma soprattutto ai nostri arbitri, che il lavoro costante e la perseveranza pagano. Siamo lieti di vedere e sentire che i direttori di gara svizzeri si sono costruiti una certa reputazione negli ultimi anni e che siamo riconosciuti a livello internazionale», afferma Dani Wermelinger, responsabile degli arbitri d’élite. «È chiaro che non possiamo e non vogliamo riposare sugli allori, ma che possiamo mantenere questo livello e continuare a svilupparci e migliorare. Il primo passo verso questo obiettivo è che ci prepareremo per le sfide della seconda metà della stagione già all’inizio dell’anno, durante il ritiro invernale, con sessioni fisiche e una revisione delle nostre decisioni e prestazioni nel turno precedente».

0,37 revisioni a partita
Dopo la frenetica seconda metà della stagione 2022-2023 e l’espansione della CSSL a dodici squadre in estate, la prima fase dell’annata 2023-2024 è stata molto più tranquilla. Gli arbitri e il VAR hanno accolto la richiesta di Dani Wermelinger di non intervenire più in modo così continuo, come dimostrano le statistiche. Nelle 108 partite della massima divisione (18 in più rispetto alle dieci squadre), ci sono state 40 reviews, cioè situazioni in cui gli arbitri sono stati consigliati dal VAR per osservare meglio i replay televisivi a bordo campo. La metà di queste riguardava le cosiddette decisioni VAR dovute alla nuova linea di fuorigioco calibrata introdotta in estate.

Ciò corrisponde a un totale di 0,37 revisioni per partita, che pone gli arbitri svizzeri al di sotto della media delle tre competizioni UEFA per club, nonché della Serie A TIM, de LaLiga Santander e della 1. Bundesliga. Il dato di 0,37 recensioni per partita è il più basso dal turno preliminare dell’esercizio 2020-2021 di Credit Suisse Super League (0,28). «Rispetto a una fase un po’ più difficile della scorsa primavera, siamo riusciti ad ampliare la definizione dell’area “grigia”, riducendo così il numero di interventi e lasciando che l’arbitro si assuma le proprie responsabilità in campo. L’attenzione non era rivolta alle decisioni del VAR, ma agli arbitri con prestazioni mirate», riassume Wermelinger.

La direttiva della UEFA di punire in modo coerente i comportamenti antisportivi a bordo campo, ad esempio, e di contribuire così a una migliore immagine del calcio, era un obiettivo importante ed è stato attuato bene dagli arbitri. Anche la riuscita «Week Of The Referee» ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica su un gioco più equo e su un maggiore rispetto per gli arbitri. La tendenza internazionale e le decisioni prese all’ultima riunione dell’IFAB dimostrano che un’azione coerente contro i comportamenti antisportivi diventerà probabilmente sempre più importante in futuro.

Leggi anche questi...