1L: non basta Noel Kabamba; FCM sconfitta che brucia

scritto da Redazione

Seconda sconfitta interna consecutiva per la squadra di Francesco Ardemagni.

Non è proprio uno di quei periodi nei quali almeno qualcosa vada per il verso giusto. La sostanza, è quella che al cospetto di una squadra da retrocessione secca e priva di qualità tecniche per poter restare in 1^ lega, il Mendrisio si è inchinato alla logica del classico periodo nero.

Lo si è capito dopo un quarto d’ora quando servito alla perfezione da Martin Vinatzer, Lagrotteria si è divorato un’occasione che di solito non si lascia sfuggire. Più nella mancanza di lucidità che non nell’esecuzione il concetto che riporta a tutto quanto accade in sequenza quando le cose non girano. Due infortuni muscolari in un tempo: fuori Sarr per Calic dopo 25′ e Kandiah per Cariglia dal primo minuto della ripresa.

Il primo tempo è stato condizionato da interpretazioni arbitrali esattamente opposte al regolamento: decisioni condizionate dalle urla di quattro tifosi su di giri del Seuzach che hanno però di fatto indirizzato la direzione laddove un “allievo” arbitro non dovrebbe farsi portare. Diversamente attribuibile all’incompetenza il frutto di molte scelte. In un caso o nell’altro, la prestazione del Sig. Rogalla è stata tra il 3 ed il 4 su scala 0-10.

Il Mendrisio ha sofferto i primi 10′ di foga del Seuzach ma poi ha preso in mano il centrocampo e si è insediato stabilmente nella metà campo zurighese. La ripresa si è aperta con un miracolo di capitan Cataldo e poi con l’incredibile 0-1 di Widmer, giocatore indisponente, simulatore nato, “cattivo”, “arrogante”, ma palla al piede capace di fare la differenza quando meno te lo aspetti e soprattutto se non marcato come dovuto. Il goal del Seuzach ha solo in parte attenuato la volontà di vincere del Mendrisio che prima dello svantaggio si era divorato un paio di ottime opportunità sull’asse Vinatzer-Lagrotteria.

Il pareggio è stato un premio strameritato e tardivo alla carriera di Noel Kabamba che di testa ha finalmente trovato il guizzo per dar sfogo ad un sentimento mai nascosto di segnare la prima rete ufficiale con la maglia del suo Mendrisio. Come accade spesso in queste situazioni, la squadra migliore cerca di vincere la partita, ma se non tutti ci credono finisce che la perdi. Puntuale è arrivata la rete allo scadere di Honegger che Mister Wanner (che caratteraccio!) ha coraggiosamente messo in campo al posto di un difensore. Un goal evitabile, frutto di circostanza che si ripete sistematicamente dalle partite amichevoli invernali quando determinata da una precisa condizione.

Il campionato del Mendrisio non è per nulla finito grazie ai “regali” di Bellinzona e Balzers che fermando Gossau e Thalwil hanno ulteriormente contribuito ad ammucchiare squadre su squadre nella zona playoff. La prossima finale, il Mendrisio la giocherà domenica pomeriggio al Comunale contro il Tuggen.

Nota di merito ancora una volta per i fratelli Kabamba (accomunati da identica volontà di credere nello sport che giocano e di lasciare il cuore sul campo), ma anche ad un centrocampo che ha sovrastato quello avversario su qualsiasi tipo di palla. Il problema del goal resta grosso una casa e l’infortunio muscolare di Michel Sarr non è una bella notizia. Pardon: lo è sicuramente per il Tuggen.

FC Mendrisio – FC Seuzach 1:2 (0:0)

Reti: 68’ Widmer 0-1, 71’ N.Kabamba 1-1, 90’ Honegger 1-2.

FC Mendrisio: Cataldo; Croci-Torti, N.Kabamba, M.Kabamba, Kandiah (46’ Cariglia); Moscatiello, Perego, Mazzetti; Lagrotteria (65’ Gallo), Sarr (28’ Calic), Vinatzer. All. Francesco Ardemagni.

A disposizione: Di Lauro, De Biasi, Felici, Tirelli.

FC Seuzach: Migliaccio; Tavares, Vögeli , Lazendorfer (60’ Honegger), Schalcher; Kradolfer, Schiendorfer; Weiler (80’ Di Nucci), Gröbli, Widmer (85’ Lauber), Auer. All. Markus Wanner.

A disposizione: Popp.

Note: Comunale – Mendrisio – 175 Spettatori – Arbitro: Patrick Rogalla (Leroy Hartmann, Branko Jurcevic) – Seuzach senza Süsstrunk, Lauber, M.Müller, D. Mueller, Ullmann, Berisha, P.Dietz, C.Dietz, Weibel, Kijametovic (malati e infortunati). Ammoniti: 40’ Auer, 50’ Cariglia.

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