Women’s Super League, Éric Sévérac punta il dito contro Simona Ghisletta: «Il titolo è stato deciso da diversi errori arbitrali!»

scritto da Claudio Paronitti

Il Lunedì di Pentecoste ha incoronato campione nazionale femminile lo Zurigo, che si è aggiudicato la finale-playoff contro il Servette all’appendice dei calci di rigore, regalando il secondo trofeo alla città della Limmat dopo il trionfo dei colleghi maschi in Credit Suisse Super League

Alla conclusione della sfida di chiusura dell’annata di AXA Women’s Super League disputata sul sintetico dello Stade de la Tuilière di Losanna, il tecnico ginevrino Éric Sévérac, intervistato dal Blick, sii mostra parecchio costernato, in quanto a suo parere «il titolo è stato deciso da diversi errori arbitrali!».

L’allenatore granata punta così il dito contro la direttrice di gara ticinese Simona Ghisletta, rea di aver interpretato in maniera sbagliata alcuni momenti della gara. «È un peccato quanto accaduto, considerando in particolare quanto si sono sacrificate le mie ragazze, che avrebbero meritato la vittoria. Abbiamo affrontato però dodici avversari, le undici giocatrici dello Zurigo e l’arbitro».

Il condottiero della squadra romanda indica un particolare episodio che ha cambiato il corso della partita: il cartellino rosso comminato a Michèle Schnider all’ora di gioco. «Un’espulsione incredibile», la definisce Éric Sévérac, che si esprime anche sulla formula dei playoff introdotta per questa stagione: «L’ho detto sin dall’inizio: è una completa eresia. Abbiamo vinto la regular season. Per giocarsi un titolo in finale c’è già la Coppa Svizzera. Non è giusto decidere un campionato in questo modo».

(nella foto: Éric Sévérac, allenatore del Servette FC Chênois Féminin, che non ha digerito alcune decisioni arbitrali nel corso della finale di AXA Women’s Super League – © Getty Images/blick.ch)

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