UEL, il Lugano va avanti, soffre, gioca tanto tempo in trincea e viene beffato all’ultimo secondo

scritto da Claudio Paronitti

Una rete al 45′ di Aratore al termine di un’azione da manuale e una al 94′ di Tsygankov modificano il punteggio iniziale, ma non la sostanza. A Kiev, Dynamo e Lugano si lasciano sull’1-1

Come dichiarato in sede di presentazione, i bianconeri approcciano la gara con l’intenzione di onorare fino in fondo l’ultimo impegno europeo della stagione. Con una formazione decisamente rimaneggiata rispetto alla consuetudine, i ticinesi mantengono un’alta concentrazione alle ovvie offensive degli ucraini, i quali sono obbligati a vincere per continuare a sperare in una qualificazione. Nonostante un possesso palla schiacciante e malgrado i padroni di casa tentino in tutti i modi di avvicinarsi alla porta difesa questa sera da Da Costa, le opportunità da rete latitano e di pericoli non se ne vedono nemmeno con il binocolo. Il merito è di un Lugano ben disposto in campo, che agisce come un tutt’uno. Al minuto 31, prima o poi era inevitabile, si annota la prima, chiara, occasione biancoblù della partita. Da un lancio sulla fascia sinistra nasce una ghiottissima chance per sbloccare il punteggio: sul cross di Mykolenko, Besiedin, a una manciata di centimetri dalla linea di porta, calcia incredibilmente alle stelle, graziando gli ospiti. La manovra d’attacco luganese, per contro è quasi inesistente. In questo modo, la difesa della Dynamo ha vita assai facile contro le rare puntate offensive bianconere. Al 42′ Buyalsky riesce pure a gonfiare la rete, ma la sua posizione, come confermato dalle immagini televisive, è di fuorigioco. Bravo, in questo caso, il primo assistente Zeynalov a segnalare l’irregolarità del centrocampista di casa. Le conclusioni sono a favore dei ragazzi di Mychaylychenko, ma quelle nello specchio della porta risultano a favore dei bianconeri, zero a uno. Proprio come il punteggio al termine della prima frazione. E questo perché, a qualche secondo dallo scoccare del quarantacinquesimo, Aratore inzucca in fondo alla porta un cross di Dalmonte, lanciato in modo preciso da Yao.

La ripresa prende avvio in maniera fulminea. Nei primi due giri di lancetta vi sono due situazioni da segnalare, una in un’area e una nell’altra. Inizialmente, gli ucraini reclamano un calcio di rigore che vedono solamente loro. Poi, gli elvetici trovano il raddoppio, ma Holender si trova al di là della linea difensiva di casa e, nonostante il suo colpo di testa finisca in fondo alla porta, l’arbitro annulla giustamente. I padroni di casa mettono in atto il medesimo schema, palla sull’esterno e cross al centro. Su uno di questi, al 50′, la sfera attraversa tutta l’area senza che nessuno intervenga. Tre minuti più tardi la coppia Yao-Sulmoni respinge due tentativi ravvicinati e alquanto pericolosi di una Dynamo molto più intraprendente ed entrata in campo con l’intenzione di rientrare in gioco il prima possibile. Ciò potrebbe accadere al 59′, quando l’ennesimo cross dalla sinistra viene deviato in partenza da Yao, arriva involontariamente sul destro di Buyalsky, che alza la traiettoria e manda il pallone sul… montante! La fortuna, bisogna essere onesti, è stata alleata dei sottocenerini. Esattamente al 70′ una punizione dai trenta metri regalata da Custodio e battuta da Tsygankov consente a Da Costa di intervenire per la prima volta nel corso della sfida (!) e respingere in calcio d’angolo. La muraglia umana bianconera regge alla grande all’onda d’urto ucraina. Il duello si ripete poco dopo ed è ancora il numero uno ospite ad avere la meglio. A dieci dalla fine, Holender viene colpito al momento della conclusione all’interno dell’area dei sedici metri da due avversari. Per l’arbitro non c’è nulla, ma se si fosse potuto ricorrere all’assistente video, l’episodio avrebbe dovuto essere rivisto almeno una volta.

Il forcing finale di Karavaev e compagni porta allo splendido sinistro a giro di Tsygankov al 94′, che gela i bianconeri e permette ai suoi di pervenire al punto del definitivo pareggio che, in ottica qualificazione, non cambia assolutamente nulla.

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UEFA Europa League 2019-2020, Gruppo B, 6ª giornata – NSC Oliympiskiy Stadium, Kiev

FC Dynamo Kiev-FC Lugano 1-1 (0-1)

Reti – 45′ Marco Aratore 0-1, 94′ Viktor Tsygankov 1-1.

Ammoniti – 17′ Stefano Guidotti, 67′ Linus Obexer, 78′ Bálint Vécsei, 90′ David Da Costa.

FC Dynamo Kiev (4-4-1-1) – Georgi Bushchan; Tomasz Kędziora (64′ Giorgi Tsitaishvili), Denys Popov, Tamás Kádár, Vitali Mykolenko; Oleksandr Karavaev, Volodymyr Shepelev, Vitali Buyalsky, Carlos De Peña (77′ Denys Garmash); Viktor Tsygankov; Artem Besiedin (81′ Fran Sol). Allenatore: Oleksij Mychaylychenko.

FC Lugano (4-3-3) – David Da Costa; Eloge Yao, Fulvio Sulmoni, Fabio Daprelà, Linus Obexer; Sandi Lovrić (84′ Domen Črnigoj), Olivier Custodio, Stefano Guidotti (55′ Bálint Vécsei); Nicola Dalmonte (64′ Mijat Marić), Filip Holender, Marco Aratore. Allenatore: Maurizio Jacobacci.

Arbitro – Aliyar Aghayev (AZE) / Assistenti – Zeynal Zeynalov (AZE) e Akif Amirali (AZE) / Quarto ufficiale – Orkhan Mammadov (AZE).

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