THUN – GC : l’approfondimento di Pieluigi Giganti

scritto da Davide Perego


COME HANNO GIOCATO

Murat Yakin conferma il rombo che aveva pienamente convinto a Neuchatel, da’ le chiavi della manovra a Scarione e si affida al regista Bättig davanti alla difesa.

Il Grasshoppers scende in campo con un 4-2-3-1 abbastanza atipico per le cavallette, visto che di solito Sforza propone un solo uomo davanti alla difesa; al roccioso Salatic in questa occasione si affianca il mobile Toko.

Nononstante i 3 cambiamenti per parte durante lo svolgimento del match, entrambi i tecnici fanno “girare” i propri uomini, ma rimangono fedeli agli schemi di partenza.

LE CHIAVI TATTICHE

Nella parte mediana del campo il Thun beneficia di una superiorita’ numerica – quattro centrocampisti centrali contro i tre del Grasshoppers – che sfrutta pienamente tutte le volte che Scarione si va a piazzare tra le linee delle Cavallette.
Non e’ un caso che a turno Toko, Salatic e Colina ricevano chiara indicazione da parte di Sforza di marcare il fantasista argentino a uomo.
Il gol dell’1-1, segnato dai bernesi in apertura di ripresa, e’ una delle svariate occasioni in cui il capitano dei biancorossi si libera dell’uomo – in questo caso addirittura tre – e si avventura in zona pericolosa, al limite dell’area. In tale occasione pero’ il sudamericano stupisce tutti, scoccando un tiro di rara bellezza e precisione che va a togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali.
Gli zurighesi sfruttano invece poco e male gli spazi che hanno a disposizione sulle fasce, in particolare i terzini (Voser, Pavlovic e poi Menezes) rinunciano alla possibilita’ di raddoppiare sulle corsie esterne e il gioco dei biancoblu’ e’ troppo “stretto” e statico.
L’unica volta in cui Voser prova a spingere sulla fascia, la sua percussione e’ seguita da Lang e manda in difficolta’ Schneider, che si trova in inferiorita’ numerica, il successivo cross e il cross dell’ex argoviese trova le mani di Bättig per l’handball che causa il rigore dello 0-1.
I due ultimi gol segnati in pieno recupero – una consuetudine qui al Lachen – sono da ascriversi principalmente alla stanchezza (in una giornata torrida), alla destrezza su calcio piazzato di Scarione e alla generosita’ del signor Gremaud che vede un altro mani del malcapitato Bättig.

MAN OF THE MATCH

Scarione: a volte puo’ essere “insopportabile” per quella tendenza cronica a portar palla e a rallentare il gioco, ma il gol che si inventa al 10’ della ripresa vale da solo il prezzo del biglietto. E’ sempre nel vivo dell’azione, il suo piede accarezza il pallone ogni volta che ai bernesi viene concesso un calcio piazzato. Se riuscira’ a mantenere questo livello per buona parte del torneo, le chances dei biancorossi di evitare la terocessione schizzeranno in alto …

ZERO ASSOLUTO

Silas Brindeiro: il pennellone portoghese doveva essere la risposta biancoblu alle partenze di Zarate e Ben Khalifa … A giudicare da cio’ che si e’ visto oggi pomeriggio la risposta non e’ per nulla pervenuta!!
Sforza lo prova prima da punta centrale avanzata, poi in un improbabile posizione di trequartista a supporto di Emeghara, ma l’impressione e’ che alla fine non lo tolga solo perche’ erano terminati i cambi a disposizione

L’UNDER 21

Toko: oggi non abbiamo molta scelta, visto che gli Under 21 in campo sono solo due, lui e il compagno Zuber. Ancora una volta la segnalazione se la merita tutta quanta sacrificandosi a uomo su Scarione, impostando con energia e precisione e terminando la partita addirittura largo sulla destra come un’ala vecchio stile …

Pierluigi Giganti

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