Match Focus: NX – FCZ vista da Pierluigi Giganti

scritto da Davide Perego


COME HANNO GIOCATO

Jean-Michel Aeby ha mandato in campo una formazione piu’ offensiva rispetto alle prime tre giornate, proponendo un 4-4-2 molto quadrato invece del solito 4-2-3-1.
Di contro gli zurighesi hanno pensato di piu’ a coprirsi, non rischiando le 2 punte, lasciando quindi Hässli (sostituito poi da Alphonse) solo davanti e schierando un 4-1-4-1 con Aegerter tra la linea difensiva e i centrocampisti.
I cambiamenti effettuati dai due tecnici non hanno variato gli schieramenti tattici che sono stati quindi proposti fino al termine.

LE CHIAVI TATTICHE

Vantaggio numerico dello Zurigo a centrocampo con il terzetto Aegerter – Kukuruzovic – Margairaz fronteggiato dalla coppia Niasse – Binya. Aegerter ha quindi goduto di parecchia liberta’ e questo ha permesso all’ex giocatore del Thun di impostare la manovra dei biancoblu’ e di provare la conclusione dalla distanza (clamorosa una sua traversa nel primo tempo).
Quando poi lo Xamax ha aumentato la pressione nel secondo tempo nel tentativo di portare a casa un punto o addirittura la posta piena, Binya e Niasse si sono spinti piu’ in avanti e la coppia Margairaz – Kukuruzovic ha approfittato della maggior liberta’ ed e’ stata infatti coinvolta nei gol zurighesi numero tre e quattro.
Difesa centrale assolutamente insufficiente da entrambe le parti. Al di la’ dei due goals scaturiti da deviazioni (l’1-0 per lo Xamax con il tiro di Nuzzolo deviato da Kukuruzovic e il 2-2 per lo Xamax con la conclusione di Alphonse goffamente toccata da Dampha), tutti gli altri 5 punti del pomeriggio sono arrivati su grave disattenzioni in marcatura, in due casi addirittura su calci piazzati.

MAN OF THE MATCH

Alphonse: a dire la verita’ non e’ stato perfetto e costante in tutta la partita, ma quando la metti alle spalle del portiere avversario per ben tre volte, pur entrando al 17’ del primo tempo, allora tanto di cappello, anzi di “hat-trick”…

ZERO ASSOLUTO

Dampha: non e’ un difensore centrale e si vede: lento nelle chiusure, impreciso nei rilanci, non in sincronia con i compagni della difesa … e come se non bastasse la sfiga lo bacia in bocca quando un suo tocco su tiro di Alphonse manda a battere la palla sulla traversa e poi sul pallo prima di superare l’incolpevole Ferro.

L’UNDER 21

Kukuruzovic: Fischer gli da’ fiducia e lui ripaga il suo allenatore con una prova senza lampi, ma costante per tutti i 90 minuti fatta di abnegazione, rincorse, tocchi magari non ispirati ma precisi e puntuali.

Pierluigi Giganti

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