Match Focus: Lugano U21 – Mendrisio Stabio (Prima Lega Gruppo 3)

scritto da Davide Perego

COME HANNO GIOCATO

Carlo Ortelli ha presentato per la prima di campionato un 4-1-3-2 con il capitano Alessio Bottani in regia davanti alla difesa e i mobili Guarino, Doudin e Mattia Bottani in mezzo al campo.
Giorgio Dossena ha schierato il solito 4-3-1-2 che date le circostanze si è trasformato di sovente in un 4-3-3 con Mira molto avanzato ed Appella a cucire il gap tra le due linee. Dopo una ventina di minuti, ma solo per un breve periodo, il modulo degli ospiti è diventato un 4-1-3-2 con Martinelli davanti alla difesa, Bonanno in mezzo a centrocampo e Salerni retrocesso a destra. Dopo il goal del vantaggio, il Lugano agisce con un 4-4-2 con Alessio Bottani più avanzato. Le uscite per infortunio di Bonanno e Piccioli e l’ingresso simultaneo di Solcà e Nicola Bernasconi non modificano l’assetto del FCMS. Al 71′ con l’uscita di Salerni, il Mendrisio-Stabio torna al 4-3-3 con Alessio Bernasconi largo a sinistra in appoggio a Mira e Cipolletti e Solcà a destra a completare il tris di centrocampisti con Martinelli ed Appella.

LE CHIAVI TATTICHE
Ortelli tiene Salvatore Guarino molto largo a destra dove nessuno è in grado di contrastarlo. I palloni passano tutti da Alessio Bottani e le geometrie precise del Lugano mettono in difficoltà il Mendrisio che raramente gioca palloni corti cercando troppo spesso la profondità. Proprio in virtù delle difficoltà di Bayrak a sinistra, il Lugano spinge di più sulla fascia destra facendo altrettanto a sinistra nella ripresa dopo l’uscita di Piccioli che ha consentito a Mattia Bottani di ergersi a protagonista. L’uscita per infortunio di Bonanno permette al Lugano di giocare più palloni sull’asse A.Bottani – Doudin.

MAN OF THE MATCH

Salvatore Guarino: è la giornata in cui capisci perchè il ragazzo è nel giro della prima squadra. Gli bastano un paio di accelerazioni per fare la differenza e nonostante venga spesso ignorato quando è tutto solo a destra trova modo e voglia di andare a recuperar la sfera da solo per fornire ai compagni palloni d’oro.

ZERO ASSOLUTO

Matteo Cipolletti: vince il ballottaggio con il collega di reparto Salerni e con il difensore sinistro Bayrak rispetto ai quali ha il “vantaggio” di non farsi mai notare salvo protestare costantemente con direttore di gara ed assistenti. Da uomo chiave per finalizzare il gioco dei trequartisti diventa un fantasma senza collocazione ben precisa. Un prezzo che il FCMS pagherà molto salato.

LA SORPRESA

Mattia Cinquini: tiene per mano il blocco arretrato del Lugano, annulla a turno Salerni, Mira e Cipolletti con i quali vince ogni testa a testa e quando ha la palla tra i piedi è elegante e preciso nel concludere la propria missione.

PD

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