Terza Lega 2: Giubiasco, intervista XXL con Natiello, Facchinetti, Rizzello, Tamagni e Perri

scritto da Roberto Colombo
Intervista a cinque, i cinque nuovi volti del Giubiasco (Terza lega, gruppo 2): Marco Rizzello, Daniele Facchinetti, Nicolò Tamagni, Saverio Perri e e Maurizio Natiello.

Intervista doppia? No, abbiamo esagerato con un’intervista a cinque. Dieci domande uguali per tutti e, per ciascuna domanda, cinque risposte differenti coinvolgendo i cinque protagonisti del mercato invernale del Giubiasco. Cinque signori giocatori che nel calcio regionale hanno vinto praticamente tutto senza però mai rinunciare alla grande amicizia che li lega

GIUBIASCO – Maurizio Natiello, Daniele Facchinetti, Marzo Rizzello, Nicolò Tamagni e Saverio Perri sono i cinque colpi messi a segno nelle ultime settimane dal Giubiasco che, insieme al Minusio (qui l’articolo), e senza dimenticare Ceresio e Ravecchia, può essere considerata la società sino ad oggi si è mossa meglio in questo mercato invernale.

Natiello, Facchinetti, Rizzello, Tamagni e Perri, oltre ad essere grandi giocatori sono anche grandissimi amici, ed è con loro, e con questa intervista XXL, che vogliamo chiudere il 2022: in modo serio ma al tempo stesso anche simpatico, augurando a tutti i protagonisti del calcio regionale (e non soltanto a questi cinque ragazzi) un fantastico e felice 2023. Buona lettura, se vi va. 


CHALCIO – In una frase: perché hai detto sì al Giubiasco?

Maurizio Natiello: «Penso possa essere la chiusura di un cerchio iniziata nella stagione 2006/07. Il Giubiasco è stata la mia prima squadra di attivi».

Daniele Facchinetti: «Ho scelto Giubiasco per l’amicizia che mi lega alla società e tanti ragazzi della squadra, e perché credo sia una società sana, in linea con i miei principi».

Marzo Rizzello: «Perché il Giubiasco ha un progetto e dei valori che nei quali mi ritrovo. E anche per tornare a giocare con vecchi amici».

Nicolò Tamagni: «Perché è dove ho iniziato e dove vorrei finire».

Saverio Perri: «Perché credo molto nel progetto è perché voglio tornare dove tutto è iniziato tutto, e chiudere un “cerchio” con gli amici di sempre».

CHALCIO – Scegli una caratteristica di uno di voi cinque che vorresti fosse anche tua…

Maurizio Natiello: «Scelgo l’abnegazione e lo spirito di sacrificio di Rizzello: mai una parola fuori posto, sempre pronto ad aiutare il compagno».

Daniele Facchinetti: «Sceglierei la mentalità di Marco Rizzello: non molla mai …nemmeno dopo le partite (risata, ndr)».

Marzo Rizzello: «Il lancio millimetrico di Daniele Facchinetti, in qualsiasi situazione i suoi palloni arrivano sempre nel posto giusto e dove vorresti che fossero».

Nicolò Tamagni: «Vorrei avere la bomba del Faco (Daniele Facchinetti? Ndr) per spaccare la porta quando tiro (risata, ndr)».

Saverio Perri: «Dico lo spirito di sacrificio per la squadra di Rizzello».

CHALCIO – Calcio regionale: il giovane da tenere d’occhio, chi e perché?

Maurizio Natiello: «Qui gioco in famiglia: dico mio cugino Alessandro (Natiello). Ventitré anni, giovane ma non più giovanissimo, grande potenziale, spero possa togliersi delle soddisfazioni e giocare in altre categorie. Ah, me lo ritroverò a Giubiasco, e spero di poter contribuire alla sua crescita».

Daniele Facchinetti: «Un giovane da tenere d’occhio è sicuramente Marko Rajkovacic, gioca nel Gambarogno: quando è in giornata è un muro in porta».

Marzo Rizzello: «Alessandro Natiello del Giubiasco. Tecnica e velocità sopra le righe».

Nicolò Tamagni: «Mi aveva molto colpito Blotti del Giubiasco…Vedremo dopo le prime botte che gli darò in allenamento».

Saverio Perri: «Giacomo Blotti perché ha sicuramente potenziale. Fortunatamente gioca a Giubiasco».

CHALCIO – Il giocatore più forte con cui hai condiviso lo spogliatoio?

Maurizio Natiello: «Domanda difficilissima. Ho avuto la fortuna di giocare con tanta gente brava, ma se devo fare un nome dico Alessandro Elia. Siamo stati compagni di squadra a Vedeggio in Seconda interregionale, con quel mancino è di un’altra categoria».

Daniele Facchinetti: «Il più forte con cui abbia giocato è Andrea Minelli, eravamo insieme ai tempi del Losone, con la palla faceva quello che voleva».

Marzo Rizzello: «Andrea Minelli quando giocavamo nel Losone: classe indescrivibile!».

Nicolò Tamagni: «Daniel Mele a Taverne».

Saverio Perri: «Mario Gavranovic. Under 18 Team Ticino».

CHALCIO – Conosci mister Casarotti? Com’è? Cosa ti aspetti?

Maurizio Natiello: «Con Casa (Mattia Casarotti, ndr) siamo stati compagni di squadra a Giubiasco per un paio d’anni. Abbiamo anche vinto insieme una coppa Ticino nella stagione 2008/09. Come giocatore era un bell’attaccante, come allenatore mi aspetto che abbia la stessa grinta e voglia di vincere».

Daniele Facchinetti: «Non ho mai avuto mister Casarotti come allenatore, ma da quello che ho sentito su di lui è bravissimo a motivare la squadra, tenendoti sempre sul pezzo».

Marzo Rizzello: «Non lo conosco come allenatore, ma credo sia un tecnico molto preparato e con tanta voglia di vincere».

Nicolò Tamagni: «Sì conosco mister Casarotti, ma non come allenatore. Fuori dal campo mi è sempre piaciuta come persona, adesso lo conoscerò anche in campo».

Saverio Perri: «Conosco mister Casarotti ma non ho ancora avuto il piacere di lavorare con lui. Mi aspetto tanto lavoro e sacrificio anche per il futuro di questa società».

CHALCIO – L’allenatore con cui ti sei trovato meglio in carriera? E peggio?

Maurizio Natiello: «Per fortuna non ho mai avuto particolari problemi con nessuno. Tra quelli con cui sono stato meglio metto allo stesso livello Damiano Meroni (Taverne) e Tazio Peschera (Vedeggio e Gambarogno Contone): molto più di due allenatori».

Daniele Facchinetti: «Quello con cui mi sono trovato meglio è Tazio Peschera, sia a livello umano che calcistico. Insieme a lui abbiamo vinto tutto a livello regionale. I peggiori? Nessuno, ho sempre avuto buoni rapporti con tutti».

Marzo Rizzello: «Il migliore senza dubbio è stato Tazio Peschera, un allenatore incredibile, ma soprattutto una persona speciale che non dimenticherò mai! Il peggiore? C’è, ma non ve lo dico (risata, ndr)».

Nicolò Tamagni: «Mi sono trovato sempre abbastanza bene con tutti i miei allenatori, ma tre rimarranno sempre nel mio cuore: Meroni al Taverne; Peschera al Gambarogno e Di Vittorio al Contone»

Saverio Perri: «Due i nomi con cui mi sono trovato meglio, Bontognali e Peschera. Giubiasco e Gambarogno. Un peggiore invece non c’è, ho sempre avuto la fortuna di trovare allenatori preparati».

CHALCIO – Scegli: meglio fare un triplete (vedi Gambarogno) oppure giocare anche solo una volta, una presenza, nel calcio professionistico?

Maurizio Natiello: «Dipende a che livello di calcio professionistico ti riferisci (risata, ndr). Il triplete con il Gambarogno Contone ha “fatto rumore” nel nostro piccolo calcio regionale, ma pensare di poter arrivare a giocare da professionista penso sia il “sogno” di qualsiasi ragazzo che inizia a giocare a calcio».

Daniele Facchinetti: «Lo ammetto, la cosa migliore è stata fare il triplete con il Gambarogno. Un’annata incredibile. Le emozioni che abbiamo avuto ce le porteremo sempre nel cuore».

Marzo Rizzello: «Sicuramente meglio fare il triplete con il Gambarogno, perché una stagione così magica è impossibile da ripetere, e poi resterà nella storia del calcio regionale sorriso, ndr)».

Nicolò Tamagni: «Scelgo il triplete tutta la vita, non potete immaginare che festa dopo…».

Saverio Perri: «Avrei voluto si fare il triplete con il Gambarogno, purtroppo in quella stagione la seconda parte l’ho conclusa altrove per motivi privati. Fortunatamente, invece, qualche presenza nel calcio professionistico l’ho fatta (sorriso, ndr)».

CHALCIO – Chi vince il campionato (il gruppo 2 di Terza lega)?

Maurizio Natiello: «Sono abbastanza scaramantico, non ti rispondo. Vedremo a giugno».

Daniele Facchinetti: «Dico…Minusio».

Marzo Rizzello: «Minusio».

Nicolò Tamagni: «Ravecchia».

Saverio Perri: «Ravecchia».

CHALCIO – Hai un rimpianto calcistico, raccontamelo in una frase?

Maurizio Natiello: «Da ogni scelta fatta, che sia stata in ambito calcistico o più generale, mi ha portato a questo punto della mia vita. Sono felicissimo di quello che ho oggi, quindi, posso dire con molta serenità di non avere nessun rimpianto».

Daniele Facchinetti: «Ricordo una partita di coppa Svizzera, io ero al Losone e giocavamo contro il Bellinzona (che allora giocava in Super League). Andammo in vantaggio e, con un po’ di fortuna in più, avremmo potuto fare il colpaccio. Ma non ci siamo riusciti. Peccato».

Marzo Rizzello: «L’unico rimpianto calcistico è quello di non aver vinto il campionato di Seconda Inter con il Losone. Gruppo fantastico e squadra fortissima. È stato un peccato, perché tutti quei ragazzi lo meritavano davvero».

Nicolò Tamagni: «Nessun rimpianto ho sempre fatto e deciso quello che reputavo meglio per me».

Saverio Perri: «Nessun rimpianto, forse quella di non essere rimasto più tempo in Svizzera interna (allo Zofingen) ma il Ticino mancava».

CHALCIO – “Porto il Giubiasco in Seconda lega e poi smetto” potrebbe essere una frase che diresti?

Maurizio Natiello: «No, non mi ritengo cosi “presuntuoso”. Spero che tutto il gruppo contribuisca a portare il Giubiasco in Seconda lega, dove questa società, così importante nel bellinzonese, meriterebbe di stare».

Daniele Facchinetti: «Portiamo il Giubiasco in Seconda e poi si vedrà…se il fisico tiene tutto è ancora possibile (risata, ndr)».

Marzo Rizzello: «Si, potrebbe essere la frase giusta. Però una volta in Seconda, se il fisico dovesse reggere, perché smettere?».

Nicolò Tamagni: «Sarebbe una frase che farebbe felice mia moglie (risata, ndr)…sperando che non ci voglia troppo tempo».

Saverio Perri: «Potrebbe ma preferisco non dirla… ho voglia di giocare ancora alcuni anni».


LA CLASSIFICA (TERZA LEGA 2)

Tenero Contra 31 pt (13), Solduno 26 (13), Giubiasco 25 (13), Ravecchia 25 (13), Minusio 24 (13), Losone 21 (13), Moderna 18 (13), Intragna 17 (13), Pro Daro 17 (13), Verscio 16 (13), Gordola 15 (13), Monte Carasso 15 (13), Biaschesi 4 (13), Riarena 1 (13)


TERZA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI

CASO 1 Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Promozione in Seconda lega della squadra vincente dopo spareggio su campo neutro tra le seconde classificate dei due gruppi. Non ci sarà spareggio tra le seconde classificate nel caso in cui la vincente della Seconda lega non ottenga la promozione in Seconda interregionale.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

CASO 2 Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

CASO 3 Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

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