Terza Lega 1: Boglia Cadro, capitan Alves “Cambio di allenatore? Normale, il messaggio non passava”

scritto da Roberto Colombo
Boglia Cadro, Marco Alves capitano del Boglia Cadro

Il centrocampista e capitano del Boglia Cadro: «La squadra ha (tanta) qualità, ma ci adagiamo troppo. Questa cosa va corretta: in campo dobbiamo avvicinarci a come siamo fuori dal campo, ovvero da Super League. Maretti è il migliore di tutto il calcio regionale. Jakob nel ritorno farà il doppio dei gol fatti finora»

CADRO – Quattro chiacchere con Marco Alves, centrocampista e capitano del Boglia Cadro (Terza lega, gruppo 1) con cui abbiamo parlato nei giorni scorsi e di cui, in questo articolo, riportiamo in sintesi alcuni pensieri. LA SCHEDA: classe 1988, trentacinque anni il prossimo 7 marzo, Alves è cresciuto nel settore giovanile del Lugano per poi esordire diciassettenne nel calcio attivi con il Vedeggio, in Seconda lega, dove è rimasto per due anni prima di trasferirsi al Taverne (sempre in Seconda lega) dove ha giocato tre stagioni. Chiusa l’esperienza al Taverne, ecco il ritorno al Vedeggio, per vivere sette campionati in blaugrana vincendo praticamente tutto. Nell’estate del 2018, dopo diversi anni sempre al vertice del calcio regionale, la decisone di rallentare e di tornare a giocare con gli “amici”, ecco così spiegato il sì al Boglia Cadro diventata la sua nuova casa e con cui quest’anno ha iniziato la sua quinta stagione consecutiva. In carriera – come accennato – Alves ha vinto praticamente tutto. Tra i suoi successi più importnati ci sono due campionati di Seconda lega (entrambi con il Vedeggio) e due coppe Ticino (una con il Taverne e una con il Vedeggio), oltre a quattro promozioni: le due con il Vedeggio vincendo la Seconda lega, una con il Taverne (dalla Seconda alla Seconda interregionale) da secondo classificato; ed infine quella di due anni fa con il Boglia Cadro dalla Quarta alle Terza lega sempre grazie a un secondo posto in classifica.

SUL GIRONE DI ANDATA

«È stato un girone di andata molto complicato – ci ha raccontato Alves – ci aspettavamo qualcosa in più. A inizio anno i piani erano altri: una salvezza tranquilla e magari stare dalla “parte sinistra” della classifica. Purtroppo però in quasi tutte le partite abbiamo peccato di concentrazione, facendo errori grossolani. Mi vengono in mente per esempio le sfide contro Comano, Vacallo e Ceresio: tre partite sotto controllo, ma in cui alla fine siamo riusciti a perdere oltre il novantesimo; oppure ripenso ai dieci rigori che ci hanno fischiato contro. “Subire” questo tipo di situazioni credo facciano capire bene dove la squadra debba migliorare».

FASE DIFENSIVA, OFFENSIVA E CAMBIO MISTER

«I numeri parlano chiaro – ha continuato il capitano rossoblù – la fase difensiva dovrà essere sistemata, aumentando il nostro livello di concentrazione (40 gol subiti per il Boglia cadro, seconda peggior difesa insieme a quella del Maroggia e davanti soltanto al Semine che di gol ne ha incassati 41, ndr). In fase offensiva dobbiamo invece ricostruire un’idea di gioco ed essere più “cattivi” sotto porta. Abbiamo una squadra di qualità, ne sono assolutamente convinto, con giocatori che possono fare la differenza, ma che non sempre riesce ad esprimersi come vorrebbe e dovrebbe, e che purtroppo molte volte si è adeguata all’avversario. Purtroppo in campo non riusciamo ad essere come fuori dal campo, dove siamo un bel gruppo di amici, da Super League. Credo che il cambio di allenatore (avvenuto alla fine del girone di andata, ndr) sia stato abbastanza naturale: mancava un certo feeling con la squadra ed il messaggio non passava come invece avrebbe dovuto».

SU ANDREA MARETTI

«Un giocatore che mi piacerebbe vedere al Boglia Cadro? Sicuramente Andrea Maretti del Giubiasco, con cui ho giocato diversi anni a Vedeggio e anche a futsal nei Jogaleros, nonché in varie selezioni giovanili. A livello mentale è un giocatore eccezionale. Negli anni è cresciuto tantissimo. Uno come lui ci darebbe sicuramente la carica emotiva giusta per non mollare mai. Ha un livello di concentrazione che non trovi in nessun’altro giocatore del calcio regionale. Insomma un giocatore completo, che ci farebbe fare un salto ti qualità importante ed aiuterebbe i nostri giovani a crescere. Magne ti aspetto

SU KEVIN JAKOB

«Invece, per quello che riguarda i miei compagni di squadra, beh, il giocatore più forte è sicuramente Kevin Jakob, penso sia tra i giocatori di maggior qualità con cui abbia mai giocato. Spesso però si estranea dal gioco, ma ha una tecnica ed una facilità di corsa da categorie superiori. Credo che nel girone di ritorno possa fare il doppio dei gol fatti all’andata».

OBIETTIVO FINALE

«Quali obiettivi per il prossimo futuro? Il primo obiettivo dovrà essere la salvezza, e dobbiamo riuscirci il prima possibile. Non sarà facile e ci sarà tanto da lavorare, ma penso anche che potremo toglierci delle belle soddisfazioni. Sono fiducioso».


LA CLASSIFICA (TERZA LEGA 1)

Basso Ceresio 28 pt (13), Ligornetto 25 (13), Breganzona 25 (13), Cademario 23 (13), Ceresio 23 (13), Monteceneri 22 (13), Coldrerio 22 (13), Comano 21 (13), Vacallo 17 (13), Stabio 12 (13), Insubrica 11 (13), Boglia Cadro 10 (13), Maroggia 9 (13), Semine 8 (13)


TERZA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI

CASO 1 Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Promozione in Seconda lega della squadra vincente dopo spareggio su campo neutro tra le seconde classificate dei due gruppi. Non ci sarà spareggio tra le seconde classificate nel caso in cui la vincente della Seconda lega non ottenga la promozione in Seconda interregionale.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

CASO 2 Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

CASO 3 Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

 

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