SL: Lugano terzo, ma il futuro?

scritto da Flavio Ferraria

Il San Gallo schiaccia il GCZ (4-1) e Contini conferma tutte le sue qualità. Basilea (2-1) e Sion(2-4) si preparano per la finalissima di Coppa Svizzera con due sconfitte.

Per i campioni svizzeri una sconfitta senza conseguenze ma fa capire ai bernesi che degli sforzi economici e di scelta di giocatori poi questo Basilea non è davvero imbattibile. La sconfitta del Sion è pesantissima. Per due motivi: ha perduto il terzo posto e fa calare enormi dubbi per la sfida di Coppa. Il Sion non sta in piedi né di testa, né fisicamente.

Già terzo posto in questo momento nella mani del Lugano! I bianconeri si sono praticamente assicurati un posto nella prossima edizione di Europa League, al momento la qualificazione diretta al torneo europeo – se il Sion non vincesse la Coppa Svizzera. Tutti conoscono il camaleonte, quel rettile che cambia colore. Si pensa che il mutamento cromatico dipenda dalla propria volontà e invece no: il cambiamento è principalmente dovuto a uno stato emotivo per esempio durante uno scontro guerresco o un corteggiamento. Ecco, il campionato ha trovato il suo camaleonte nel Lugano, che si eccita nel confronto e cambia pelle a seconda del rivale e si eccita anche alle moine dei suoi tifosi tornati ad innamorarsi. Nessun’altra squadra di Super League riesce ad adattarsi così efficacemente la propria fisionomia alla rivale di turno. In questo finale di stagione la squadra è vivissima da un punto non solo atletico , ma mentale.

Bravissimo Tramezzani e tenere alta l‘attenzione del gruppo. Non era facile tenere una concentrazione così forte, come sabato pomeriggio, dovendo incontrare il Vaduz e invece si è vista una prima mezz’ora di gioco di buon livello. E il Lugano ha dimostrato di essere nella posizione di classifica che merita: il terzo posto! Non c’è dubbio che il Lugano sta vivendo in questi giorni il passaggio più esaltante di una lunga e bella stagione. Ora però la squadra deve fare lo sforzo finale: finire in bellezza, senza sprecare tutto il buono e tutto il bello messi in mostra finora. Sarà fondamentale mantenere alta la tensione nelle prossime gare.

In prospettiva, l’impresa da compiere riguarda il futuro di questa squadra. Sarebbe un delitto (peggio ancora, un errore) sacrificare al dio-mercato gli elementi migliori e arretrare di molte caselle nelle gerarchie. Forse è giunto il tempo di non scambiare più certezze con scommesse. La società dovrebbe fare il possibile (e anche di più) per confermare i migliori e compiere un paio di operazioni che rafforzino la squadra, fino a renderla ancor più competitiva. Ci potrebbe essere solo un ostacolo, decisivo e dirimente: la volontà dei singoli di andarsene davvero. Alzi la mano chi è convinto che Alioski, Sadiku, Miha preferirebbero lasciare un Lugano finalmente disegnato per restare ai vertici del campionato anche rinunciando a un meritato adeguamento economico.