Seconda Lega: Agno, Alessandro Elia “Che bravo Copelli. Punto su Masinari, ha forza, corsa e gol”

scritto da Roberto Colombo
Alessandro Elia (centrocampista), all’Agno dal 2019 e oggi punto di riferimento dei biancorossi

Il capitano biancorosso: «A me piacere vincere e stare sempre davanti, ma non dimentichiamo che siamo una neopromossa. Dall’Agno ci si aspetta sempre tanto, però tanti di noi la Seconda lega non l’hanno mai fatta: serve adattarsi, abituarsi e imparare a conoscerla»

AGNO – Quattro chiacchere con Alessandro Elia, centrocampista e capitano dell’Agno (Seconda lega) con cui abbiamo parlato nei giorni scorsi e di cui, in questo articolo, riportiamo in sintesi alcuni pensieri. LA SCHEDA: classe 1985, trentasette anni da compiere il prossimo giugno, Elia ha alle spalle una lunga e importante carriera iniziata nel 2004 debuttando tra i professionisti con la maglia del Lugano, con cui ha collezionato 31 presenze tutte in Challenge League. Dopo il Lugano il passaggio in Prima lega prima ai Biaschesi, poi al Mendrisio Stabio ed infine al Malcantone Agno per un totale di 45 presenze e 8 gol in questa categoria. Nel 2014 il sì al Vedeggio con cui nella stagione 2016/17 ha vinto la classifica cannonieri del gruppo 4 di Seconda interregionale realizzando la bellezza di 19 reti in 24 gare. Una stagione d’oro seguita prima dal trasferimento al Taverne (10 presenze e 5 gol) e successivamente al Paradisio (8 presenze) per decidere infine nel gennaio del 2019 di tornare all’Agno di cui in questi ultimi anni Elia è diventato un punto di riferimento.

MENTALITÀ VINCENTE

«Per come sono fatto io, per la mia mentalità – ci ha raccontato Elia – devo ammettere che il nostro non è stato un gran girone di andata. A me piace provare sempre a vincere, senza arrendersi mai e cercare di stare sempre il più in alto possibile in classifica. Quest’anno però non ci stiamo riuscendo. Tuttavia, bisogna anche essere realisti. Siamo una neopromossa, che ha cambiato tanto, siamo un gruppo nuovo e quindi è normale che per riuscire a competere al vertice ci vorrà un po’ di tempo, per amalgamarci bene e diventare un “vera” squadra».

MISTER COPELLI

«Siamo sulla strada giusta per entrambe le cose, vale a dire sia per arrivare a lottare al vertice sia per diventare una vera squadra, ma ripeto, ci vorrà del tempo. Non dimentichiamo poi che siamo anche stati frenati dal cambio di allenatore, che inevitabilmente ci ha fatto “perdere” un po’ di tempo. Non conoscevo personalmente mister Omar Copelli, e devo ammettere che sono rimasto molto sorpreso in positivo. Con lui mi sono trovato subito bene. È un allenatore preparato, che cura i dettagli, a cui piace dialogare con i giocatori e confrontarsi con loro, e questo secondo me è un grande pregio: aiuta a creare una situazione ottimale nel gruppo. Parlando invece più in generale della squadra, credo che uno degli aspetti che dovremo migliorare sia la concentrazione: deve sempre essere massima, per 95, 96, 97 minuti. Nel girone di andata non sempre è stato così. Se non si resta sempre concentrati è molto più difficile vincere le partite».

RICCARDO MASINARI

«Tra i miei compagni di squadra, per il girone di ritorno, punto su Riccardo Masinari. È un ragazzo ancora giovane, ma già davvero molto forte. Mi ha proprio impressionato. Ha tanta forza fisica e una gran corsa, e poi vede tantissimo la porta, infatti nel girone di andata ha segnato più gol di me e Cipolletti messi insieme (sorriso)».

AGNO GRANDI ASPETTATIVE

«Dal girone di ritorno, al livello personale, per prima cosa mi aspetto di stare bene fisicamente. Ormai le primavere sono quasi 37 (sorriso) e gli acciacchi sempre più frequenti, quindi riuscire a giocare come vorrei un discreto numero di partite sarebbe già molto positivo. Stare bene e poter aiutare la squadra, soprattutto in questo periodo un po’ delicato, resta il mio primo obiettivo. A livello di squadra invece, come ho detto anche prima, la prima cosa sarà creare un bel gruppo. Quando si parla di Agno le aspettative sono sempre alte, ma davvero non dimentichiamoci che siamo una neopromossa, che è il primo anno di Seconda lega, e che tanti miei compagni di squadra questa categoria (per nulla facile) non l’hanno mai fatta. Bisogna adattarsi, bisogna abituarsi, bisogna conoscerla, e per fare tutto questo ci vuole tempo, continuando a lavorare come stiamo facendo. Il nostro primo obiettivo di squadra è perciò la salvezza, da ottenere il prima possibile, poi si vedrà».

LA CLASSIFICA (SECONDA LEGA)

Collina d’Oro 33 pt (13), Morbio 24 (13), Castello 22 (13), Balerna 21 (13), Arbedo 20 (13), Malcantone 19 (13), Vallemaggia 18 (13), Vedeggio 18 (13), Cadenazzo 16 (13), Sementina 15 (13), Agno 14 (13), Solduno 12 (13), Rapid Lugano 11 (13), Coldrerio 8 (13).

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