Promotion League, il Rapperswil rispolvera parastinchi e scarpini in prospettiva di un girone di ‘ritorno’ incandescente

scritto da Giorgia Mossi

Dopo parecchie settimane di inattività, la formazione del Canton San Gallo è ritornata ad allenarsi rispettando accuratamente le vigenti norme. Il Direttore sportivo Flühmann: «Niente contatti fisici, né contrasti»

Felicità, e quel piacere di ripoter addomesticare il pallone fra i propri piedi. Delle emozioni ben stampate sui volti dei giocatori del Rapperswil, ormai a secco di competizioni da inizio novembre. E, ora, ritornati finalmente a scorrazzare sui campi che più contano. «È una situazione difficile, soprattutto perché già sperimentata in primavera – puntualizza il Direttore sportivo Stefan Flühmann. – A prevalere è tuttavia quella soddisfazione di ripotersi allenare, secondo le normative emanate dall’Ufficio federale di sanità pubblica». Sì, perché la preparazione non è ancora consentita a ranghi completi… La divisione è netta. «Niente contatti fisici, né contrasti. Il limite di cinque giocatori intende azzerare una possibile diffusione del virus, e permettere alle formazioni di affinare i propri meccanismi in vista di un girone di ritorno incandescente». Eppure l’effettiva ripresa delle competizioni rimane un grande punto interrogativo. «Nulla ancora di concreto, l’unica garanzia sono le quattro settimane di preparazione. E, quindi, qualora le restrizioni cessassero di esistere a fine mese, il campionato riprenderebbe ad inizio aprile».

La completa conclusione delle attività appare però sempre più un’utopia, senza considerare le cosiddette settimane inglesi ed una proroga della fine delle competizioni. «È importante ritornare a calcare i manti erbosi, ma non è indispensabile ultimare tutte le giornate affinché la corrente stagione sia convalidata e la prima classificata, l’Yverdon, riesca a conquistarsi l’anelata promozione diretta». Il canovaccio delineatosi finora rispecchia, e parecchio, quello della passata annata – allorché la squadra allenata da Jean-Michel Aeby riuscì a polverizzare la concorrenza; il Rapperswil, tuttavia, cresce di fiducia. E, allora, come affrontare l’ennesima pausa forzata? «È difficile effettuare una pianificazione minuziosa, senza una specifica finalità e in un clima di continua incertezza dovuto dalla situazione pandemica. La squadra rimane però affamata e, durante la prima ondata, si è ulteriormente arricchita e compattata».

MERCATO – Durante la pausa invernale la rosa sangallese ha piazzato parecchi colpi di mercato, però si è pure vista costretta ad accomiatarsi da una pedina piuttosto importante. Il trentacinquenne Silvio si è infatti orientato in direzione di altri lidi, in quel di Wil. «È un dispiacere perdere un giocatore di grande spessore. A differenza della terza divisione rossocrociata, però, la Challenge League offre una competizione più normale, lineare. E, per lui, è sicuramente una soluzione più redditizia vista la situazione attuale. È triste, ma il calcio funziona così». Una decisione, quella favorita da Silvio, ripetibile da più giocatori. «Sì, l’incertezza relativa alla ripresa delle competizioni implica il rischio che parecchi elementi di una certa caratura si separino dalla nostra società e approdino altrove… Purtroppo, è qualcosa di preventivato». A breve, però, è attesa la comunicazione di colui che erediterà il posto di Silvio: «occhi ed orecchie sono sintonizzati su alcuni nomi della nostra lista dei desideri».

A metà classifica prima dell’interruzione del campionato, per sopperire alle partenze di Bojan Milosavljevic (accasatosi in quel di Cipro) e di Janis Truniger (indaffarato nel servizio militare), il Rapperswil ha deciso di offrire un contratto biennale al giovanissimo portiere Calvin Heim – in entrata da Sciaffusa. Nato nel nuovo millennio, per lui non è la prima volta in quel del Grünfeld. Nel dicembre 2018 ha già infatti vestito la maglia dei Rosenstädter in un’occasione. ‘È stato un punto culminante poter debuttare a livello professionistico contro il Ginevra’, afferma fresco di firma. All’età di sedici anni si profila quale portiere di riserva nella rosa dello Zurigo e, poi, approda sulle rive del Reno – nove le presenze. ‘Naturalmente la speranza è che la squadra possa continuare su questi livelli e che possa usufruire di un discreto minutaggio, di più partite possibili’.

(Fonte immagine di copertina: Stefan Flühmann – © FC Rapperswil-Jona 1928 AG)

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