Lo scorso 30 gennaio Andrei Herlea ha soffiato su 29 candeline. Cresciuto nel settore giovanile del Grasshopper, il terzino destro svizzero-rumeno si è concesso alla rubrica «Best-of» del portale online della Prima Lega, el-pl.ch
Trasferitosi a Lugano per una prima avventura da professionista nella stagione 2014-2015, ha poi vissuto un’esperienza annuale a Dietikon, mentre dall’estate del 2016 è un punto fermo dello scacchiere del Tuggen, ambiziosa formazione svittese che milita nel Gruppo 3 di Prima Lega Classic assieme a Paradiso e Team Ticino.
Attraverso una serie di domande «secche» e con risposte immediate, l’ex-elemento della rosa bianconera – che con l’attuale casacca biancoblù è apparso a 119 riprese con un bottino personale provvisorio di 5 reti e 2 passaggi decisivi ai compagni di squadra – si è soffermato su tre punti specifici che riguardano la sua breve carriera al Sud delle Alpi, in cui ha collezionato 7 presenze e 1 assist (più altre 7 apparizioni con la formazione U21).
«Il miglior calciatore contro cui ho giocato è stato Luca Toni nel corso di una partita amichevole tra Lugano e Verona. La sua presenza in campo non la dimenticherò mai. Il miglior giocatore con cui ho giocato è invece Jonathan Sabbatini, il capitano dell’FC Lugano, mentre il momento più esaltante della mia carriera non può che essere la promozione dalla Challenge League alla Super League conquistata nel 2015 con i bianconeri».
(nella foto: il 29enne terzino destro svizzero-rumeno Andrei Herlea, dal 2016 membro fisso della rosa del Tuggen – © el-pl.ch)
