LOSONE – Il dopo partita con Tazio Peschera tocca le corde dell’emozione. Si dirà che è facile volare quando si vince, ma non è il caso dell’allenatore del Vedeggio. Colui che anche nei momenti difficili ha sempre saputo riconoscere con eccessiva sportività i meriti del vincitore. Abbiamo aspettato questo pomeriggio per scrivere l’intervista con l’artefice numero uno della vittoria finale (anche se lui non sarà d’accordo). Il tutto, lasciato alle sue parole e senza particolari necessità di dover “tagliare” qualcosa.
” Sono molto-molto felice. Sono anche commosso nei vostri confronti perché avete saputo descrivere perfettamente – subito dopo la partita e senza che ci fossimo parlati – quanto ho sofferto in questi due ultimi anni prima di raggiungere qualcosa di assolutamente indescrivibile. Dopo la mancanza del nostro Popi durante l’estate tutto è stato ancora più complicato perché certi legami non si cancellano dall’oggi al domani. Questa promozione è prima di tutto dedicata a lui ed è importante che in questo mix di sentimenti – gioia, euforia, eccitazione – si cerchi di non farsi distrarre dal solo risultato del campo”.
Sei appagato ?
“Una promozione vincendo un campionato di 2^ è impagabile da un punto di vista sportivo. E’ il raccolto di un seminato spontaneo che in quattro anni ci ha portati a vincere una Coppa Ticino, una Supercoppa, ad arricchire due volte il tabellone principale di Coppa Svizzera con la nostra presenza e due volte ad essere secondi in campionato. Finalmente ce l’abbiamo fatta !”.
La prova dei ragazzi ? Ineccepibile ?
“Ieri la squadra ha fornito una grandissima prova. I ragazzi hanno lasciato tutto sul campo e la fortuna di un allenatore è prima di tutto quella di avere grandi giocatori che nei momenti decisivi sanno risolverti le partite. Questi così come quelli che pur non risultando decisivi sanno interpretare le partite senza mai sbagliare”.
Nemmeno il tempo di studiarvi che già stavate vincendo…
” Siamo partite guardinghe poi la capocciata di Belvedere su corner di Lavorato ha scioccato il Losone. Un po’ come noi l’anno scorso avevamo accusato il pareggio ad un minuto dalla pausa. Sono goal che tagliano le gambe e so cosa significa. Ho avuto la sensazione che in quel momento avevamo ipotecato la vittoria anche se mancava davvero tanto al 90esimo”.
Hai visto la tua squadra un attimo in difficoltà e sei subito intervenuto.
” L’abbiamo interpretata benissimo difensivamente e siamo stati tatticamente perfetti proprio grazie al gran lavoro di concentrazione messo da tutti. Non abbiamo concesso un tiro in porta. Nel secondo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà in alcune zone del campo ma ci siamo messi a posto in tempo necessario per non rischiare. Non c’è proprio stata partita. Abbiamo avuto l’occasione per fare due volte il 2-0 con Cipolletti e con Elia ma abbiamo trovato un grande portiere sulla nostra strada”.
Quando hai veramente pensato che fosse fatta ?
“La punizione di Lavorato ha dato il via a i festeggiamenti anche se prima del 3-0 abbiamo colpito un palo con Cipolletti e fallito (l’ennesimo -ndr) rigore con Lavorato. Durig è stato ancora determinante nell’ultimo quarto d’ora evitando agli orange un’umiliazione. Ammetto che il Losone non è mai stato in partita e credo che questo sia da considerarsi anche un merito nostro”.
Avete finito in piena spinta sotto qualsiasi punto di vista
” Abbiamo raggiunto in queste ultime settimane livelli notevoli. Abbiamo mostrato in tutto il nostro valore. Siamo stati pazienti nel non rassegnarci dopo due campionati persi come voi sapete. Vincere sullo stesso campo dove avevamo lasciato tutto lo scorso anno è stato ancora più bello ma per arrivarci abbiamo dovuto tirar fuori proprio tutto il possibile. Colgo l’occasione per ringraziarvi. Avete sempre seguito con grande professionalità e passione il campionato e per noi “protagonisti” è sempre importante sentire vicini coloro che apprezzano quello che succede. Quindi ci tengo a ringraziarvi”.
