FC Gambarogno, l’analisi dell’andata curata da mister Peschera: «Ci aspettavamo di più, ma le carte in regola per risalire la china ci sono»

scritto da Claudio Paronitti
Tazio Peschera - © FC Gambarogno-Contone

Tazio Peschera – © FC Gambarogno-Contone

La prima fase dell’esercizio 2023-2024 del Gambarogno-Contone si è chiusa al 13° posto, ovvero appena al di sotto della fatidica «linea rossa»

Con 16 punti conquistati in 14 giornate (e ancora una partita da recuperare che potrebbe permettere ai rossoneri di scavalcare, in caso di successo, ben cinque avversarie dirette per la salvezza – Goldau, Perlen-Buchrain, Red Star ZH, Emmen e Kickers Lucerna -, senza dimenticare chi sta immediatamente «sotto», ossia Zofingen, Unterstrass e Ascona), Ruben Borga e compagni vivranno un inverno in cui verrà preparata minuziosamente l’importante ripartenza del campionato, prevista per la prima decade di marzo.

In attesa, abbiamo contattato mister Tazio Peschera, il quale ci ha fornito un’analisi di quanto accaduto nel corso del periodo tra agosto e novembre, lanciando uno sguardo al futuro oramai prossimo. Ecco, di seguito, le sensazioni del condottiero della squadra sopracenerina:

«Diciamo che in questa prima parte di stagione ci aspettavamo tutti qualcosa in più per il potenziale che la squadra ha nelle proprie corde. Vedersi invece nella zona pericolosa della classifica non è piacevole, ma questa squadra ha tutte le carte in regola per risalire la china se giocherà con il carattere e l’intensità constatati nelle ultime due uscite.

Cosa ci manca? Ci manca un vero e proprio finalizzatore, il classico bomber, tutto qui! Come staff tecnico abbiamo fatto valutazioni a giugno che ad oggi non hanno portato i risultati ipotizzati, quindi dovremo trovare nel girone di ritorno la soluzione ideale per migliorare l’aspetto offensivo.

Per quanto riguarda quello difensivo invece direi bene, i numeri sono lì da vedere… se siamo la miglior difesa del torneo è perché, oltre ad avere Marko Rajkovačić tra i pali, tutti sanno cosa fare quando non abbiamo la palla.

Questo è un aspetto non di poco conto, ma nel calcio solo il giusto equilibrio tra gol fatti e subiti ti permette di uscire dalla zona pericolosa. E quindi, alla ripresa dovremo essere estremamente bravi nel trovare questo fattore per uscire dalle sabbie mobili».

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