MLS, l’All Star-Game dei luganesi mancati

scritto da Claudio Paronitti

Il colpo di testa di Andrea Favilli (luganese “mancato”), che ha superato Brad Guzan e portato in vantaggio la Juventus al 21′

È andato in onda nella nottata appena trascorsa l’All Star-Game della Major League Soccer

Ad affrontarsi, nello stupendo impianto del “Mercedes-Benz Stadium” di Atlanta, Georgia, una selezione di giocatori del massimo campionato statunitense e la Juventus.

La partita, svoltasi sul sintetico e davanti a una folla in delirio, ha visto in campo anche tre giocatori che in passato sono stati accostati – e molto vicini a vestire – al Lugano. Si tratta degli juventini Andrea Favilli, Luca Clemenza e Grigoris Kastanos.

Il primo, attaccante di razza, sarebbe dovuto giungere in riva al Ceresio la scorsa estate, ma per un motivo o per l’altro, l’affare non si è concretizzato. Un vero peccato, perché il ragazzo – una volta terminata la tournée nordamericana – andrà in prestito al Genoa. È stato proprio il 21enne, che tanto bene ha fatto ad Ascoli, ad aprire le marcature con un imperioso colpo di testa su perfetto cross a centro area di Alex Sandro. La fisicità e la tecnica di Favilli, punta centrale dal grande avvenire, sarebbero servite come il pane per un reparto luganese a corto di effettivi.

E poi ci sono Clemenza e Kastanos. Entrambi si sono messi in luce nella ripresa con giocate di alta scuola. In particolare il trequartista italiano ha dimostrato, in un incontro dai ritmi elevati, che a certi livelli può giocare senza problemi. Dribbling, tiro secco e velocità sono le sue principali doti. Il cipriota, infine, sarebbe potuto tornare utile – in chiave ticinese – per portare peso al centrocampo.

Come detto, però, nessuno dei tre ha preso la via che porta a Cornaredo. Senza ombra di dubbio, tutti si sarebbero messi in evidenza, chi in un modo, chi un un altro. Ci ripetiamo: peccato che gli affari non siano giunti a conclusione. Perché un Lugano con Favilli, Clemenza e Kastanos non avrebbe avuto i problemi attuali, in particolare in fase realizzativa.

Per la cronaca, la sfida, tutt’altro che amichevole, ha visto trionfare i sette volte campioni d’Italia, impostisi dopo i calci di rigore. Come già scritto, il vantaggio bianconero è stato messo a segno da un potente colpo di testa di Favilli al 21′. Solo cinque minuti più tardi è arrivato il pareggio dell’ex Young Boys Josef Martínez. Dopo varie opportunità da una parte e dall’altra si è giunti al 90′ e si è andati direttamente ai tiri dal dischetto, in cui ha prevalso la Juve con il punteggio di 5-4 (in rete anche Kastanos…).

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