Al contrario di ciò che era accaduto contro lo Young Boys, il Lugano esce dalla sfida casalinga con il Basilea con un pareggio prezioso che potrebbe rivelarsi fondamentale al termine della stagione
La partita con i renani, iniziata come peggio non si poteva con il gol di Albian Ajeti dopo appena 7 minuti dal fischio iniziale, si è incanalata sui binari dell’equilibrio (tutte le statistiche, infatti, raccontano di una parità quasi assoluta) fino al momento in cui l’arbitro Fedayi San non ha mandato definitivamente le due squadre negli spogliatoi per la doccia di fine gara.
Nel mezzo, il gol del pareggio di capitan Jonathan Sabbatini e parecchio agonismo, nonostante dei ritmi non eccelsi su ambo i fronti. Questo perché gli ospiti, una volta trovato il vantaggio, hanno dato la chiara impressione di volersi accontentare senza affondare quel colpo in canna che, normalmente, è nelle loro corde.
Gli uomini di Marcel Koller, tuttavia, hanno dimostrato di saperci fare con il controllo della sfera. La manovra basilese è risultata lenta e poco ispirata, con una propensione alla fase offensiva minore rispetto alle uscite a cui ci avevano abituato i vice-campioni rossocrociati.
I protetti di mister Fabio Celestini, dal canto loro, non si sono disuniti allo svantaggio iniziale. La voglia di recuperare una partita messasi subito male era tale da indurre il tecnico bianconero a provare, negli ultimi quindici minuti, il colpo di coda riuscito troppo spesso agli avversari nel corso di questa strana stagione.
Le opportunità per conquistare la posta piena sono arrivate con l’inserimento di Armando Sadiku, un giocatore che scalpita più di chiunque altro e che dimostra sempre le sue intenzioni quando scende in campo. Stavolta non è riuscito a fare centro, ma poco importa. Un punto con il Basilea è tutt’altro che da buttare. Fra tre mesi circa, quando i protagonisti penseranno a luoghi esotici dove trascorrere le vacanze, il pareggio di ieri potrebbe risultare decisivo ai fini del mantenimento della categoria. Ed è quello che conta veramente.
