FC Lugano, l’analisi post-Winterthur: la brillantezza è ai minimi livelli, ma l’attenzione è tornata massimale (ad eccezione del finale)

scritto da Claudio Paronitti
FC Lugano vs FC Winterthur, domenica 10 dicembre 2023

Manca la brillantezza, ma questa volta non l’attenzione

Il trittico casalingo del Lugano – iniziato con un successo di misura sul Lucerna e una netta sconfitta infrasettimanale con il Basilea – ha consentito ai tifosi bianconeri di tornare nelle rispettive abitazioni con un sorriso

L’aspetto principale sul quale concentrarsi dopo l’ultima uscita tra le mura amiche del corrente anno solare non poteva che essere l’attenzione mostrata da Lukas Mai e compagni. Se mercoledì sera contro i renani essa è venuta a mancare per larghi tratti, con il Winterthur ci si è districati ottimamente e non si è lasciato praticamente nulla agli avversari provenienti dal Canton Zurigo sino ai minuti di recupero, unico momento da sottolineare con il pennarello rosso che poteva costare ancora carissimo. Fortunatamente, prima di allora sono giunti i punti di un Renato Steffen capace del meglio (gol e assist) come del peggio (assist sbagliati e un atteggiamento nei confronti dei compagni poco consono) e di un Žan Celar letale in area di rigore.

Quel che è scaturito dai novantasei minuti contro i dirimpettai guidati dall’esperto Patrick Rahmen è pure l’oramai assodata mancanza di brillantezza, scesa ai minimi livelli dopo una prima fase (che ancora conta due partite da assolvere) assai intensa e con pochissimo tempo per recuperare le numerose energie spese tra viaggi continentali e quant’altro. Mentre sulle sponde del Ceresio ci si interroga se intervenire nuovamente sul mercato per migliorare la qualità della rosa (finora è rientrato il solo Ousmane Doumbia), negli spogliatoi e sulle gradinate ci si gode questo importante successo, che porta il gruppo a quota 25 punti in una situazione più consona alle capacità della squadra.

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