Euro 2020, gli ottavi si aprono nel segno di Danimarca e Italia, che superano con agio e all’extra-time Galles e Austria

scritto da Claudio Paronitti

La fase calda di UEFA Euro 2020 ha preso avvio con il netto successo della Danimarca sul Galles e con la più ardua sfida tra Italia e Austria, che ha visto imporsi gli Azzurri dopo i tempi supplementari

Alla Johan Cruijff ArenA di Amsterdam, i danesi hanno fatto un sol boccone dei gallesi, calando un chiaro poker che li lancia tra le migliori otto formazioni della rassegna continentale. Dopo un mancino esterno di Gareth Bale finito a lato (10′), i nordici sono passati a condurre al 27′ grazie a un gran destro a mezza altezza di Kasper Dolberg. Lo stesso attaccante del Nizza non si è fatto pregare in avvio di ripresa: al 48′ approfitta di un rimpallo per superare chirurgicamente Danny Ward per il «game-winning goal». In entrambe le occasioni, Daniel Siebert si è affidato al VAR per controllare eventuali infrazioni, rivelatesi poi inesistenti. Le reti nel finale di Joakim Maehle (88′) e Martin Braithwaite (94′), intercalate dall’espulsione comminata a Harry Wilson (90′), hanno messo la ciliegina sulla torta di una selezione storica, che ha passato il turno per la prima volta con soli tre punti conquistati e che sta reagendo alla grandissima alle avversità (vedi il malore di cui è rimasto vittima Christian Eriksen all’esordio nella manifestazione). La Danimarca attende ora la vincente del match tra Olanda e Repubblica Ceca, che si affrontano quest’oggi alle ore 18:00.

Wembley, nel match della sera, italiani e austriaci hanno dato vita a un duello dai due volti, in particolar modo nei novanta minuti regolamentari. Se nella prima frazione, gli Azzurri si sono creati le migliori occasioni per aprire le marcature (Nicolò Barella al 17′, Ciro Immobile al 32′ e Leonardo Bonucci al 43′), nella ripresa le Aquile hanno mostrato le azioni più interessanti. Il momento-clou, dopo un calcio di punizione dal limite malamente calciato alle stelle da David Alaba (52′), è stato il gol annullato per fuorigioco a Marko Arnautović (65′) dopo consulto con gli addetti al VAR, che hanno corretto la decisione dell’assistente, il quale non aveva sbandierato un offside abbastanza evidente. Un altro check, questa volta al 75′, nega giustamente a Stefan Lainer un calcio di rigore che il calciatore austriaco aveva richiesto. Si va così ai tempi supplementari, che iniziano con il botto per la selezione di Roberto Mancini, la quale si porta avanti al 95′ grazie a uno spettacolare gol di Federico Chiesa, che controlla di testa, si porta soavemente il pallone sul sinistro e di potenza calcia in porta, non lasciando scampo a Daniel Bachmann. Al 105′, poi, Matteo Pessina, l’altro elemento entrato in corso d’opera, definisce lo score e il passaggio del turno, con un preciso sinistro in diagonale. E questo nonostante la riduzione dello score con una stupenda girata sul primo palo di testa di Saša Kalajdžić su un calcio d’angolo di Louis Schaub al 114′. Ai quarti di finale, l’Italia si scontrerà con Belgio o Portogallo, che duelleranno questa sera a partire dalle ore 21:00.

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