Champions, Xhaka e l’Arsenal salutano …

scritto da Pier Luigi Giganti

È dal 2010 che l’Arsenal non s’impone in un knock out di Champions.

E non è certo la presenza di Granit Xhaka (al suo primo anno con i Gunners) che può cambiare le carte in tavola.

Lo svizzero partecipa al naufragio degli inglesi che all’Allianz Arena vengono frantumati dalla cinquina del Bayern e sono virtualmente eliminati dalla massima competizione continentale.

Xhaka ha una buona occasione sul finale del primo tempo, con il punteggio ancora fissato sull’uno a uno, ma la sua volée è rintuzzata da Neuer ed è poi sfortunato nella ripresa quando devia la conclusione di Thiago alle spalle di Ospina per la rete del 4-1 dei bavaresi.

E dire che alla pausa i londinesi sembravano avere sconfitto i loro demoni: 1-1 dopo il più classico dei gol alla Robben e un rigore infilato al terzo tentativo da Sanchez.

Dopo la pausa, tra il 53′ e il 63′, l’Arsenal si squaglia, scompare. L’infortunio di Koscielny, al 4′ della ripresa, non può essere l’unica causa. L’uno-due-tre che affossa gli ospiti è siglato da un magistrale colpo di testa di Lewandowski e da una doppietta di Thiago.

Se non fosse stato per Ospina il Bayern avrebbe giocato a tennis. Invece si limita al pokerissimo quando un Arsenal in confusione totale ridà linfa anche al goleador dalle polveri bagnate, Thomas Müller.

Il ritorno all’Emirates previsto il sette di marzo sarà un confronto assolutamente superfluo.

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