BCL, l’ex direttore sportivo delle Cavallette Fredy Bickel rivela: «Non sono arrabbiato, piuttosto deluso e irritato»

scritto da Claudio Paronitti

Una decina di giorni or sono il Grasshopper è passato in mani asiatiche, con un conseguente allontanamento di alcuni personaggi di spicco della dirigenza. Uno di questi è Fredy Bickel, intervistato per la prima volta dal suo esonero dall’incarico di direttore sportivo

Alle colonne del Blick, il 54enne – sostituito dall’olandese Bernard Schuiteman – non nasconde di essere rimasto deluso dalla decisione della nuova proprietà: «Sono rimasto totalmente sorpreso. Solo una settimana prima, il direttore del Consiglio di Amministrazione András Gurovits mi ha assicurato che gli investitori cinesi avrebbero continuato a pianificare il futuro con me».

L’oramai ex-biancoblù spiega inoltre di «non essere arrabbiato. Piuttosto sono deluso e irritato. Ho dato il mio cuore e la mia anima nel Grasshopper. Se tutti fossero stati onesti l’uno con l’altro e avessero agito in modo professionale, sarebbe stata possibile una meravigliosa transizione a beneficio di tutte le parti. È certamente positivo che la società sia stata protetta, soprattutto in questo momento difficile. D’altra parte, fa male anche vederla venduta a un fondo estero».

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