2LI: Moghini elogia il “suo” Taverne

scritto da Davide Perego

di Davide Perego
“Volevamo “salvarci” e questo era il nostro obiettivo. L’AC Taverne aveva già partecipato ad un campionato in questa categoria e non era riuscito a mantenere il proprio posto. Abbiamo lavorato in modo particolare sul lato della rivincita sportiva – con tanta umiltà – ma con molta convinzione nei nostri mezzi. Alla fine, è andata in modo sorprendente ed anche inatteso: avevamo già centrato l’obiettivo ed eravamo in testa al campionato ! ” 
Alfredo Moghini – uomo chiave nella straordinaria stagione del Taverne – rivela a giochi fatti i particolari della cavalcata trionfale di un gruppo disposto a qualsiasi sacrificio per restare il più possibile all’interno di un sogno. A 180 minuti dalla fine del torneo, il sogno è diventato realtà.
” Dopo aver conquistato la salvezza e ritrovandoci ancora in vetta ci siamo chiesti: perché non provare a sognare ancora un po’ ? Ci siamo svegliati o forse non ci siamo ancora svegliati e il campionato, il nostro sogno…si è avverato…! Tutte le squadre hanno una loro storia, grandi e piccole, noi alla storia dell’A.C.Taverne abbiamo aggiunto una pagina e ne siamo orgogliosi e felici”.
Come si scrive spesso, per un traguardo imprevisto servono sforzi e contributi che forse non tutti pensavano di poter dare.
” Si raggiungono determinati traguardi solo se tutti, nel loro ambito, hanno dato tutto quello che avevano da dare. Il Presidente Carlo Burà, a cui dedico in modo particolare questo campionato, con  tutto il comitato alle spalle ci ha sempre permesso di restare sereni dimostrando compattezza e rispettando il nostro lavoro.
I giocatori, straordinariamente meravigliosi in modo particolare durante le partite, hanno sempre dato quel qualcosa in più … ed è a loro che diciamo “CHAPEAU”.
Qualche menzione particolare ?
” Grandi e a cui devo tanto e tutto: Lalo Soldini (in modo particolare), Enrico Malatesta, Mathias Moghini e Marco il nostro massaggiatore. Abbiamo raggiunto quel che abbiamo raggiunto perché tra noi non c’é qualcuno più importante degli altri, ma tutti hanno dato quello che sapevano dare con competenza, disponibilità e umiltà. E poi quei tifosi, specialmente di lunga data, che ci hanno seguito nelle trasferte. È stato un piacere regalare momenti indimenticabili”.
Alla fine o forse molto prima anche il Buochs ha dovuto rendersi conto di non potere davvero nulla.
” Noi ci siamo complimentati con il Buochs. E’ stato un avversario tenace che per molto tempo ha lottato con noi e non ci ha permesso mai di abbassare la guardia. Senza di loro, forse il campionato sarebbe stato diverso. Un complimento va a tutte le squadre che hanno giocato sempre anche quando il loro campionato non dava più particolare stimoli”.
Si può cercare una sorpresa all’interno della sorpresa ?
” In campo vanno i giocatori e loro in blocco sono la grande sorpresa. Sorpresa perché hanno saputo usare piedi, testa e un cuore grande così. 
E adesso si parla subito di 1^ Lega Classic.
“Il tempo di gustare qualcosa d’inimmaginabile ad inizio stagione e meravigliosamente bello. Il calcio, a volte regala belle storie e noi siamo contenti d’averne scritta una. Poi si ripartirà per una nuova avventura sempre nel nome dell’A. C. Taverne”.

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