2LI, Lugano U21-Wil U20, mister Cocimano: «Come a Rüti, non abbiamo concretizzato la grande mole di gioco creata»

scritto da Claudio Paronitti

La sconfitta patita contro il Wil U20 nel pomeriggio di domenica ha lasciato parecchio amaro in bocca al Lugano U21, che ha dato avvio al nuovo campionato con un punto in due incontri

Come è diventata oramai abitudine, al termine della sfida abbiamo rivolto al tecnico dei giovani bianconeri Fernando Cocimano alcune questioni concernenti la partita con i sangallesi e un paio di considerazioni sui singoli. Ecco cosa ci ha raccontato il condottiero sottocenerino.

Dopo la beffa del debutto a Rüti, anche contro il Wil U20 i ragazzi non sono riusciti a fare la differenza, venendo puniti in contropiede nonostante le numerose occasioni create per passare in vantaggio…

«Purtroppo, come settimana scorsa non siamo riusciti a concretizzare quello che abbiamo creato e, come a Rüti nel primo tempo, ci eravamo messi nelle condizioni di passare in vantaggio. Però il calcio è così e lo sappiamo, solo che dobbiamo reagire subito».

Se poi il direttore di gara avesse decretato il netto calcio di rigore per l’evidente spinta in area di rigore su Simone Piazza nella prima frazione, magari i tre punti sarebbero rimasti tra le mura di Cornaredo…

«Certo, lo spintone in area c’è stato. Anche per noi era rigore, per l’arbitro invece no. E considerati i falli che ha fischiato nel secondo tempo, il penalty ci stava assolutamente».

Passando alle individualità, è sembrato in particolare che Cendrim Kameraj fosse a «corto di condizione» e che per il suo «inserimento completo» ci voglia ancora un po’ di tempo. Qual è la sua valutazione sulla prestazione odierna dell’ex Juventus?

«Cendrim ha buone doti tecniche. È chiaro che non è ancora in condizione fisica e soprattutto gli mancano minuti di gioco. È da parecchio tempo che non giocava, però siamo sicuri che potrà dare il suo contributo in poco tempo».

Già nel corso della prima parte di gara ha invertito i ruoli a Michel Souza e Tomas Cocimano, portandoli a centrocampo, rispettivamente in attacco. È una modifica tattica che si potrà osservare anche in futuro, oppure è stata pensata esclusivamente per il duello con i sangallesi?

«Sono due giocatori che possono ricoprire entrambi i ruoli, domenica ci mancavano un paio di attaccanti e questo l’avevamo provato in allenamento. Più che una soluzione verso l’avversario è stata una scelta obbligata per la mancanza di centravanti».

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