1LP – Bellinzona pronto per l’esordio in campionato a Yverdon-les-Bains. Tirapelle: «Serviranno equilibrio e spirito di sacrificio»

scritto da Emanuele Prina

Prima giornata col botto, subito un big match sabato alle 17.30 per i granata.

NEMESI YVERDON – Dopo due mesi di attesa, si alza il sipario sulla nuova Promotion League. A Stade Nyonnais e FC Sion II il compito di aprire le danze venerdì alle 19.30, a Yverdon Sport FC e AC Bellinzona il compito di interromperle sabato alle 17.30. Un inizio duro, difficile, insidioso per i granata del tecnico Gigi Tirapelle che affronteranno subito una squadra che – come l’anno scorso – si giocherà i piazzamenti più nobili della classifica insieme ai ticinesi. Una squadra, quella del Canton Vaud, che nella passata stagione né Magnetti né Stojanov né nessun altro compagno riuscì a perforare. Due sfide equilibrate: 0-1 all’andata di agosto a Bellinzona (alla mezz’ora rete decisiva dell’ex Ciarrocchi) e 0-0 al ritorno a marzo a Yverdon-les-Bains, risultato che mantenne i Sopracenerini a due lunghezze dai vodesi e al 3° posto fino alla fine del campionato.

EQUILIBRIO – «Sarà una partita sulla falsariga dell’anno scorso – dice Tirapelle -, dove chi saprà sfruttare le poche occasioni concesse dall’avversario potrà vincere». Equilibrio sarà ancora la parola d’ordine, del match e soprattutto del Bellinzona che dovrà «usare la testa, avere pazienza e fare le cose semplici». Parole dell’allenatore italiano, che aggiunge: «Sarà importante restare sempre compatti, uniti in fase difensiva per poi ripartire velocemente». Ecco, le ripartenze, punto debole dell’Yverdon a modo di vedere di Tirapelle, perché i biancoverdi sono una squadra della Svizzera francese, una di quelle che preferisce avere il pallone tra i piedi che non averlo. E proprio quando il pallone non ce l’hanno, in transizione difensiva, possono risultare più vulnerabili e insicuri. «Servirà anche un pizzico di fortuna in più rispetto alla scorsa stagione – aggiunge Tirapelle -, senza commettere errori difensivi. Non penso che sia una partita determinante, ci saranno altre 29 gare, ma andare là e fare il risultato ci darebbe una grossa spinta morale».

MOTIVAZIONI – Nelle cinque amichevoli pre-campionato, il tecnico nativo di San Bonifacio ha sperimentato a gara in corso anche la difesa a 4. Ma per sabato sarà facile immaginare un sistema di gioco che presenterà la rodata difesa a 3 e le due punte: una più mobile e una più statica. Mentre aspetta l’ufficialità dell’ingaggio di giocatori come Cortelezzi (attaccante portato a Bellinzona dall’imprenditore uruguaiano Pablo Bentancur) e non solo, Tirapelle ricorda ai suoi giocatori che, aldilà di come scenderanno in campo, oltre all’equilibrio serviranno «grinta, cattiveria, sacrificio e spirito di squadra» per battere l’Yverdon allo Stade Municipal. «Partite come questa – conclude – sono facili da preparare, perché i giocatori le sentono e non vedono l’ora di giocarle. Io devo soltanto portarli al giusto livello di tensione e allo stesso tempo dar loro tranquillità. Sanno cosa devono fare e a cosa vanno incontro».

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