1L: Ardemagni orgoglioso dei suoi ragazzi

scritto da Davide Perego

Grande euforia nello spogliatoio del Mendrisio al termine della partita che ha visto i momò espugnare per la prima volta in stagione il Campus di Niederhasli dove il GC aveva conquistato venti punti nelle precedenti otto partite. Raggiunto al telefono al termine della gara, Francesco Ardemagni resta composto nella lucida analisi di un match che ha riconciliato gli appassionati con il gioco del calcio dopo le mille polemiche sulla partita di mercoledì sera. Un’analisi che parte da molto lontano: ” Prima della partita non avevo alcun dubbio sul fatto che avremmo giocato molto bene le nostre chances.

Sapevamo di giocare contro una squadra fortissima – non solo per le sette vittorie di fila – ma allo stesso tempo ipotizzavo che avremmo potuto giocare a calcio e questo – dopo tante partite nelle quali devi prima di tutto fare i conti con calci e gomitate – poteva offrirci la possibilità di metterla in una prospettiva che alla mia squadra piace molto. L’abbiamo affrontata con lo spirito giusto e la nostra compattezza è stata ancor più una qualità fondamentale perchè dopo un quarto d’ora eravamo già sotto per via di un errore di Cataldo provocato da una scivolata su tiro innocuo “.

Poi è cambiato tutto ?
” Guarda: ho lasciato tranquilli i ragazzi prima della partita perchè non sono il tipo che si piange addosso e che va in cerca di compassione per quello che è successo e non può più essere cambiato. Mettiamola che siamo convinti che a volte non basta segnare un goal in più degli altri per vincere però la chiudiamo lì. Dopo il loro vantaggio siamo andati avanti a fare calcio e a loro questa cosa ha fatto molto piacere perchè accettando il nostro atteggiamento la partita è sempre stata aperta sia al loro raddoppio che al nostro pareggio. Lo spirito positivo ci ha portati al pari di Jacopo che finalmente si è sbloccato ed è un punto in più a nostro favore. La partita è sempre stata bellissima”.
Dopo il pareggio avete provato addirittura a vincerla…
“Ma sai, certe partite sono sempre aperte. Loro non ci hanno mai messi seriamente in difficoltà nel secondo tempo anche perchè sono una squadra che fa tanto possesso ma che poi affonda raramente. hanno tentato molte conclusioni da fuori che però Cataldo ha sempre neutralizzato con sicurezza. L’azione di Vinatzer che ha deciso la partita ci ha messi in una situazione tatticamente favorevole anche perchè loro sanno giocare in un solo modo e difficilmente perdono la testa per cercare soluzioni disperate. Nel finale c’è stato molto recupero dopo alcuni provvedimenti disciplinari e la partita sembrava non finire mai “.
Con che spirito tornate in Ticino ?
” Come ho detto diverse volte noi siamo convinti di essere forti. Rispetto allo scorso campionato abbiamo fatto un salto di qualità da un punto di vista tecnico e se aggiungi che da quello tattico abbiamo sempre saputo fare bene capisci che ci siamo completati molto bene. Sappiamo adattarci a qualsiasi tipo di avversario anche se preferiremmo trovare sempre squadre come quella di Smiljanic per giocare le partite sullo stesso terreno. Gomitate e calci non fanno per il DNA della mia squadra però quando serve rispondiamo anche a quel tipo di richiesta. Sono ovviamente orgoglioso di allenare questo gruppo”.
A Mister Ardemagni fa da eco anche il DS Omar Croci che – ora lo possiamo scrivere – già da giovedì aveva manifestato la certezza di tornare da Zurigo con un risultato positivo.
” Si è vero. Ho sempre pensato che da questo momento davvero difficile avremmo trovato quella forza di unione che fa grande una squadra. Ed io sono convinto che nel nostro Gruppo 3 noi siamo una grande squadra. Abbiamo dimostrato oggi che sappiamo giocare a calcio come poche altre realtà e proprio per il tipo di partita che ci aspettava ero fiducioso nei ragazzi”.

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