Super League, a parte lo Young Boys nessuno è ancora al sicuro: quattro squadre sono più tranquille, cinque un po’ meno…

scritto da Claudio Paronitti

Alla conclusione della stagione regolare mancano ancora sei turni e, ad eccezione dei campioni nazionali dello Young Boys, nessuna delle altre formazioni militanti nell’élite può sentirsi al sicuro da qualsiasi tipo di sorpresa

Basilea e Lugano, appaiati a quota 43 punti, oltre alle due romande Servette (41) e Losanna (40), appaiono un po’ più tranquille. Le altre cinque, invece, si trovano in una situazione particolarmente complicata che, con diversi scontri diretti da portare a termine, si infiammerà nei prossimi turni. Dal Lucerna sesto (36) al Sion ultimo (30) vi è un gap di soli sei punti. In questa cerchia troviamo Zurigo (35), San Gallo (34) e Vaduz (33).

In vista di un finale di campionato ad altissima tensione, il Blick ha voluto tastare il polso ad alcuni dei protagonisti interessati. Dalla squadra guidata da Fabio Celestini fanno sapere che «molto è ancora possibile. Innanzitutto, ci concentriamo su noi stessi e sulla nostra prestazione, rimanendo convinti che riusciremo ad ottenere i punti necessari alla salvezza». Su sponda biancoverde non ci si fa sovrastare dalle emozioni: «Non tremiamo e continuiamo a lavorare concentrati. Non ha senso essere frenetici. Affrontiamo la situazione con fiducia nella squadra e nell’allenatore».

Dalle parti del Letzigrund, il numero uno Ancillo Canepa non ha alcuna intenzione di rivivere la cocente retrocessione di un lustro or sono: «Ciò che è accaduto nel 2016 mi brucia ancora. Allora, la nostra relegazione in Challenge League era un qualcosa di inconcepibile. Ecco il motivo per cui l’attuale situazione è seria. Ad ogni modo, non dobbiamo farci prendere dall’isteria». Infine, Franz Burgmeier, direttore sportivo del Vaduz, ha affermato: «Il momentum attuale è la conferma che siamo percorrendo la strada giusta. Una cosa ci è però chiara: d’ora in avanti [in vista di un possibile spareggio contro la seconda della categoria cadetta, ndr], non dobbiamo perdere alcun punto percentuale».

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