RSL, Zurigo-Lugano, le pagelle: che bianconeri sarebbero senza Gerndt?

scritto da Claudio Paronitti

Proposto con un poker d’assi nel reparto offensivo, il Lugano trova il successo a Zurigo grazie a un Gerndt formato extra-lusso. Lo svedese, che non ha doti da vero bomber, risulta più decisivo di chi vive, o dovrebbe vivere, propriamente per il gol

Noam Baumann – 4,5 – non deve compiere chissà che miracoli, ma risponde presente e dà sicurezza al resto del gruppo, anche se nelle uscite non è sempre pulito;

Eloge Yao – 4 – torna titolare dopo un’eternità e, a volte, si vede la differenza tra chi gioca e chi no. Non soffre più di quel tanto, anche perché lo Zurigo è veramente poca cosa;

Fulvio Sulmoni – 5 – salva una rete già fatta con la classe e l’esperienza che lo contraddistingue. Nel finale si propone in attacco, dimostrando di avere una riserva di energia infinita;

Ákos Kecskés – 2,5 – i due cartellini gialli (giusti) rimediati ancor prima della pausa indicano le difficoltà incontrate dall’ungherese. Sintomatica la seconda ammonizione, quando stende Winter sui venti metri sapendo di essere già stato sanzionato in precedenza;

Fabio Daprelà – 4 – prova di carattere per il numero 30, che inizia da laterale e termina da centrale. Contiene senza particolari problemi le offensive dei padroni di casa;

Mario Piccinocchi – 4 – sbaglia poco, ma gioca in modo troppo elementare e non si assume alcun rischio. Dovrebbe essere più propositivo in fase offensiva;

Jonathan Sabbatini – 4 – lotta come un leone, prende un sacco di botte e, nonostante sbagli qualche passaggio di troppo, si sacrifica per i compagni come un vero capitano qual è lui;

Mattia Bottani – 3,5 – ogni qualvolta fa uno scatto sembra già in riserva di energia. Ha un paio di possibilità di mettersi in mostra, ma è lento e la difesa zurighese non incontra alcuna difficoltà nel contrastarlo. Gira molto spesso a vuoto;

(56′ Domen Črnigoj – 4 – va vicinissimo al punto del raddoppio nel finale. È il solito lottatore e non si tira mai indietro);

Carlinhos Junior – 3,5 – altra prestazione da dimenticare per il carioca. Non dà mai l’impressione di poter cambiare marcia. Una partita di completo anonimato per il capocannoniere della squadra;

(77′ Miroslav Čovilo – s.v. – il suo apporto fisico mantiene lontani dei padroni di casa caduti nell’anominato);

Armando Sadiku – 4 – poco e mal servito nel corso di tutta la prima frazione di gioco, l’albanese ha il merito di lanciare Gerndt per il punto del vantaggio. Non viene supportato a dovere dai compagni di reparto;

(46′ Dragan Mihajlović – 3,5 – tre minuti dal suo ingresso rimedia un giallo pesante, che gli costerà il Basilea);

Alexander Gerndt – 5 – è l’uomo in più della squadra. Segna e ha risorse fisiche che sembrano infinite. A oggi, che Lugano sarebbe senza di lui?;

Fabio Celestini – 4,5 – ha il coraggio, almeno sulla carta, di inserire quattro giocatori offensivi tutti assieme. I fatti, però, non confermano le intenzioni. Il risultato finale premia i suoi, che, nonostante l’uomo in meno per tutta la ripresa, non vanno mai in affanno contro uno Zurigo abulico e privo di idee. Un successo che dà ossigeno in vista della partita con il Basilea.

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