RSL: Vaduz sempre più giù, ma tre pali aiutano il Sion

scritto da Pier Luigi Giganti

 

A volte le stagioni nascono male e finiscono ancora peggio: è quello che sta succedendo al Vaduz versione 2016-17. La sconfitta subita al Rheinpark per 1-0 contro il Sion spinge gli uomini del Principato a un passo dall’inferno chiamato Challenge League. Al di là della battuta d’arresto, ciò che sa di predestinazione è quello che succede negli ultimi dodici minuti di partita, recupero compreso.

Il Vaduz è sotto di una rete e sta provando a strappare almeno un pareggio per fare un passettino in avanti in classifica. All’82’ la conclusione da fuori area di Avdijaj supera Fickentscher ma non la traversa e sulla ribattuta l’incornata del neo-entrato Turkes scheggia ancora l’asta, come se il pallone fosse attratto da una calamita schizzinosa. Quattro minuti dopo il 90’ poi i rossi di casa lanciano l’ultimo assalto e questa volta il tiro da posizione angolata di Avdijaj s’infrange sul montante. A porta spalancata Grippo tocca incredibilmente a lato a dimostrare che spesso la sfortuna si accoppia alla pochezza.

E il Vaduz visto questa sera al Rheinpark è veramente poca cosa. Di fronte a un Sion sbiadito gli uomini di Vrabec mostrano limiti caratteriali e tecnici importanti che indicano come la Super League non sia la divisione adatta a questa squadra.

La rete della vittoria è siglata al 21’ da Ndoye, bravo a girarsi sulla punizione di Karlen e scagliare la palla nell’angolo opposto, dove Siegrist non può arrivare. La vittoria lancia il Sion a 45 punti, saldamente in terza posizione, ma per impensierire il Basilea in Coppa, l’unico vero obiettivo di questa fine stagione vallesana, ci vorrà ben altro

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